La Nuova Sardegna

Oristano

Il sindaco ritira le dimissioni

di Maria Antonietta Cossu
Il sindaco ritira le dimissioni

Ghilarza, passo indietro di Defrassu (sostenuto dai consiglieri) in trincea per l’ospedale Delogu

11 ottobre 2020
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GHILARZA. Il sindaco porterà il suo compito istituzionale fino in fondo. Alessandro Defrassu ha revocato le dimissioni rassegnate a fine estate nell’estremo tentativo di richiamare la classe politica regionale alle sue responsabilità sul declino dell’ospedale Delogu e di evitare che continuasse a sprofondare nel pantano in cui è stato abbandonato da chi aveva prospettato tutt’altro ruolo per il presidio di un territorio sin troppo sacrificato in fatto di servizi essenziali.

«Quella di rimettere il mandato era stata una decisione sofferta, presa più con il cuore che con la testa. Oggi ho deciso più con la testa che con il cuore», ha spiegato il primo cittadino, che ha puntato il dito contro la Regione per il disinteresse mostrato verso il diritto alla salute delle comunità locali: «Questo non può non far riflettere profondamente sul ruolo e sul significato di essere amministratori di un Comune».

Defrassu è tornato sulle sue decisioni dietro la spinta persuasiva della sua maggioranza e dello stesso comitato che aveva caldeggiato le dimissioni in massa dei sindaci a fine mandato per lanciare un segnale forte e univoco del malcontento che si respira nel Guilcier e nel Barigadu a causa dello sfacelo della sanità pubblica. Un appello accorato e sentito, quello che venerdì si è levato dai banchi del consiglio comunale, dettato dall’urgenza di gestire un’epidemia che dopo la rinuncia alla fascia tricolore si è affacciata anche in paese. Gli amministratori avevano condiviso e sostenuto la scelta di Defrassu di lasciare anzitempo il timone del Comune per scuotere le coscienze dei politici, ma di fronte ai problemi contingenti le convinzioni della prima ora hanno ceduto il passo ad altre considerazioni.

Defrassu ha assecondato la volontà dei suoi promettendo di continuare la battaglia per la sanità anche una volta smessi i panni di amministratore – non è ricandidato alle prossime comunali – ed esortando i suoi compagni di cordata a fare altrettanto. «Tornare indietro può essere considerata una scelta criticabile, ma in questo momento è l’unica possibile», ha commentato l’assessore Giovanni Antonio Manca chiedendo al sindaco un passo indietro. Una proposta sottoscritta da tutti i consiglieri, che nel rinnovare pieno sostegno al capo dell’esecutivo hanno espresso grande delusione per il mancato appoggio degli altri sindaci. Il loro distacco è stato oggetto di critica da parte dell’assemblea civica e del comitato, che invece vedevano in un ammutinamento generale un modo per rendere più incisiva la protesta. «Abbiamo apprezzato il senso politico delle dimissioni, ma non possiamo nasconderci che la mancata condivisione dell’iniziativa da parte degli altri undici sindaci chiamati in causa ha fatto mancare alla stessa l’auspicata forza e visibilità. La condizione attuale ci porta quindi a chiedere la revoca delle dimissioni», ha detto Raffaele Manca, portavoce del copmitato in difesa dell’ospedale. Quest’ultimo ha proposto di riunire il consiglio comunale di fronte all’ospedale in occasione della manifestazione di protesta prevista il 24 ottobre.

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