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Oristano

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Lesioni in più parti nelle mura e il terreno è da dimenticare

Lesioni in più parti nelle mura e il terreno è da dimenticare

ORISTANO. Viene usato regolarmente, l'ingresso di servizio del campo Tharros che si trova sotto le tribune scoperte e si affaccia su via Adolfo Consolini. Eppure non serve l'iscrizione all'albo dei...

14 ottobre 2020
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ORISTANO. Viene usato regolarmente, l'ingresso di servizio del campo Tharros che si trova sotto le tribune scoperte e si affaccia su via Adolfo Consolini. Eppure non serve l'iscrizione all'albo dei geometri per rendersi conto che la lesione sullo stipite destro del portoncino ha tutta l'aria di essere seria, forse al punto di mettere a rischio la tenuta dell'architrave, anch'essa abbastanza malconcia. Le condizioni generali dell'unico stadio calcistico cittadino sono gravi, da poco la situazione è stata denunciata dal gruppo consiliare del Partito Sardo d'Azione, che rimproverava al Comune di non aver accettato la proposta della Tharros di gestire l'impianto, ma il degrado della struttura è sotto gli occhi di tutti da anni. Certo, per ora non lo noterà il pubblico, dato che in città vige l'ordinanza firmata dal sindaco Lutzu che vieta gli spettatori agli eventi sportivi. Ma la questione va al di là dell'emergenza Covid ed è chiaro che una struttura in quelle condizioni non è all'altezza di un capoluogo di provincia, che per giunta si fregia in ogni occasione possibile del titolo di Città Europea dello Sport. Il muro di cinta presenta lesioni in vari punti e alcune non sembrano limitarsi solo all'intonaco, ma interessano anche i mattoni sottostanti. Il cornicione del muro, inoltre, si è staccato in più punti e, considerando che in occasione delle partite di cartello non è raro che si crei la fila in via Consolini, è evidente che ulteriori cedimenti potrebbero mettere a rischio le teste degli ignari passanti. Il fatto è che di soldi, allo stadio comunale di Oristano, se ne sono già spesi parecchi. Qualche anno fa si svolsero lavori per ben 200 mila euro, ma interessarono soltanto il terreno di gioco e la recinzione dello stesso. I tempi in cui la curva della Tharros metteva su coreografie e contava nei giorni migliori un centinaio di tifosi sono passati, così come quelli dell'accesa rivalità con la tifoseria del Tempio, con confronti che in qualche caso avevano richiesto anche l'intervento delle forze dell'ordine. Eppure, la priorità per gli organismi sportivi era la recinzione che separa i settori di uno stadio sempre vuoto. Del terreno di gioco poi, meglio non parlarne, bastano due gocce d'acqua per renderlo impraticabile mentre le panchine e gli arredi del campo sono da sostituire.(dav.pi.)

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