La Nuova Sardegna

Oristano

la scia di sangue 

Sei morti in tre settimane nelle strade dell’Oristanese

ORISTANO. In tre settimane sei morti. Un’assurda media di due morti alla settimana, come se le strade dell’Oristanese fossero diventate un cimitero. Il 29 settembre sulla strada per Flussio era morto...

22 ottobre 2020
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ORISTANO. In tre settimane sei morti. Un’assurda media di due morti alla settimana, come se le strade dell’Oristanese fossero diventate un cimitero. Il 29 settembre sulla strada per Flussio era morto il pensionato Floriano Galvani. Il giorno dopo sulla strada tra Santu Lussurgiu e Bonarcado era precipitata in una scarpata l’auto guidata da un 48enne di Selargius. Poi il 2 ottobre, in uno degli incroci delle tante strade della bonifica di Arborea, aveva perso la vita la 54enne di Uras Marina Caddeo in uno scontro con un’altra auto. Il 5 ottobre sono le strade di Santa Giusta il teatro di un nuovo incidente mortale: in via Fermi viene investita l’84enne Giovanna Contini che faceva rientro a casa in bicicletta. E poi, l’ultimo, a poche decine di metri di distanza da quello di ieri. Il bivio maledetto si era preso un’altra vita, quella del 25enne di Nuoro Fabio Ticca. Quell’incrocio a raso è uno dei punti più pericolosi di tutta la superstrada, anche se la dinamica dell’incidente di ieri non sembra legata a mancate precedenze, come più volte accaduto in passato. (e.carta)

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