La Nuova Sardegna

Oristano

La forza tranquilla di Manuela

di Michela Cuccu
La forza tranquilla di Manuela

La sindaca riconfermata di Arborea si racconta e spiega le ragioni del successo della sua lista

28 ottobre 2020
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ARBOREA. «Sono stanca ma grata ai miei concittadini che hanno scelto di proseguire il cammino con noi».

La voce di chi ha molte ore di sonno arretrato, gli occhi raggianti per il successo elettorale, ieri mattina, Manuela Pintus era come ogni giorno da cinque anni a questa parte, nel suo ufficio, in municipio. Riconfermata alla guida del Comune con una maggioranza schiacciante, dichiara subito che quel 66 per cento dei consensi ottenuto non è solo un successo personale.

«È molto di più: è la fiducia che gli elettori hanno voluto riconfermare al nostro gruppo e più precisamente, alla nostra idea del governo del territorio», dice. Anticipa che la formazione della nuova giunta sarà tutta da decidere in un prossimo incontro con il gruppo consiliare e concede un unico commento alla sconfitta dei suoi avversari, ma un commento di quelli pesanti, tombali.

«Abbiamo vinto sulla “vecchia politica” , ma sarebbe più appropriato dire che i cittadini hanno preferito noi a coloro che per molto tempo a vario titolo sono stati in Consiglio comunale», dice. Cinque anni fa, Manuela Pintus era un volto nuovo nello scenario politico locale: aveva esordito come attenta e coraggiosa protagonista della battaglia contro il “Progetto Eleonora”, la ricerca di gas naturali nel sottosuolo che Saras voleva avviare proprio nel territorio della Bonifica e alla quale si è opposta l’intera comunità.

Dopo la prima elezione alla carica di sindaca, rapidamente si è rivelata donna delle istituzioni, che conosce a menadito i meccanismi della pubblica amministrazione.

«Cinque anni fa eravamo tutti noi della maggioranza alla prima esperienza di amministrazione – dice – ma la forza di volontà di trovare soluzioni per lo sviluppo del nostro paese con scelte che fossero diverse a quelle del passato, è stata più forte delle difficoltà, degli ostacoli e dei colpi di mano. Non avevamo solo da scongiurare le trivellazioni della Saras, ma c'erano altri rischi imminenti per il nostro territorio, come la possibilità di dover ospitare un inceneritore», dice.

«Conciliare la crescita economica con la tutela dell'ambiente erano e sono la nostra scommessa – aggiunge – alla quale i nostri concittadini hanno creduto». Le capacità di imprimere una svolta nella macchina amministrativa non sono passate inosservate nemmeno ai suoi colleghi di altri Comuni, tanto da eleggerla nell’esecutivo dell'Anci Sardegna e nominata all’interno del Comitato delle autonomie locali, organismi dei quali ancora fa parte. Ricostruendo i suoi primi cinque anni da amministratrice, Pintus ammette le tante difficoltà incontrate e di aver fatto tanti sacrifici, anche personali. Uno su tutti, lasciare momentaneamente l'attività di ricercatrice universitaria (precaria) di Scienze biomediche all'università di Cagliari, per trasformarsi in sindaca a tempo pieno. «È stata una scelta necessaria che non mi pesa, anche se spero, successivamente, di poter riprendere il mio lavoro – dice – Arborea è una realtà complessa con caratteristiche che la rendono unica in Sardegna, non solo per via della realtà economica basata su un’agrozootecnia particolarmente avanzate che ne fanno un polo nazionale. Basti pensare – prosegue – che il 53 per cento della popolazione vive in campagna e c’è una rete stradale di 127 chilometri. Questo significa costi più alti per i servizi, dalla raccolta dei rifiuti allo scuolabus, solo per fare due esempi. Anche per questo qui c’è bisogno di amministratori sempre disponibili, ancor più adesso, con l'emergenza sanitaria in corso».

Sorride Manuela, ma sa che i prossimi cinque anni saranno difficili. Avere un consenso così vasto però renderà il suo lavoro meno pesante.

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