La Nuova Sardegna

Oristano

Il Comune perde le Marine Oristanesi

di Davide Pinna
Il Comune perde le Marine Oristanesi

Il giudice del Registro delle imprese: valida la vendita delle quote al Circolo Nautico che sarà proprietario del porticciolo

06 novembre 2020
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ORISTANO. Arriva la prima sconfitta giudiziaria per il Comune nella vicenda relativa all’alienazione delle quote azionarie di Marine Oristanesi, la società di gestione del porticciolo di Torregrande: la vendita delle quote azionarie al socio di minoranza, il Circolo nautico, è valida e quest’ultimo è il proprietario della società. La sentenza è stata emessa da Paola Bussu, giudice del Registro delle imprese del tribunale. E il risultato è chiaro: il ricorso della Camera di Commercio, a cui si erano associati il Comune e la società privata Tharros Yachting è stato respinto.

La vicenda è particolarmente intricata. Il Comune, a settembre 2017, aveva deciso di liberarsi delle quote detenute nel pacchetto azionario delle Marine Oristanesi. Aveva un anno di tempo, altrimenti la legge consentiva alla società di liquidare le quote comunali, offrendole agli altri soci. L’anno era passato senza novità e proprio in vista della scadenza, il 28 settembre 2018, il Comune aveva indetto la prima asta che però era andata deserta, così come la successiva ai primi del 2019. A quel punto il presidente del cda delle Marine Oristanesi, Costantino Porcu, aveva deciso di procedere con la liquidazione delle quote del Comune, pari all’86%, offrendole in opzione al socio di minoranza, il Circolo Nautico.

Intanto il mercato si era improvvisamente ravvivato ed era arrivata al Comune una proposta di trattativa diretta dalla società Tharros Yachting. L’operazione si rivela impossibile, dato che altre aziende si erano poi mostrate interessate e così all’inizio dell’estate 2019 il Comune aveva indetto una nuova asta. Vi partecipò solo la Tharros Yachting, che si aggiudicò le quote con 200mila euro di offerta su una base di 167mila. Non basta perché neanche il presidente del cda delle Marine si era fermato. Costantino Porcu aveva portato avanti la procedura per la liquidazione e la cessione al Circolo Nautico, che si era perfezionata col versamento al Comune, mai accettato, di poco più 20mila euro, valore dedotto da una perizia redatta da un commercialista. Le due procedure sono andate avanti: il 23 ottobre 2019 le Marine Oristanesi notifica quindi alla Camera di commercio la cessione delle quote al Circolo Nautico, mentre una settimana dopo è il Comune a notificare il contratto stipulato con Tharros Yachting.

A quel punto la Camera di Commercio decide di iscrivere nel Registro delle imprese entrambi i contratti e di rivolgersi al giudice, chiedendo la cancellazione di quello tra Marine e Circolo. A sostegno del ricorso si aggiungono il Comune e la Tharros Yachting, ma la sentenza è chiara: l’atto risponde ai requisiti di legge e, se ci sono state delle irregolarità nella procedura di liquidazione, questo lo deve decidere il tribunale civile. Ora c’è spazio per un contenzioso civile, ma per l’amministrazione Lutzu si tratta di una bella gatta da pelare sia per eventuali risvolti politici che per le possibili richieste di risarcimento.

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