La Nuova Sardegna

Oristano

Genoni, scatta il lockdown ma solo per i minorenni

di Ivana Fulghesu
Genoni, scatta il lockdown ma solo per i minorenni

Potranno uscire solo accompagnati da un familiare adulto per casi di necessità Il sindaco ha chiuso anche le scuole: «Dobbiamo tutelare i più anziani»

10 novembre 2020
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GENONI. Nessun contagio riscontrato, un solo caso di covid a settembre e ormai risolto da tempo, ma il paese del Sarcidano continua a mantenere alta la guardia. Sono, infatti, scattate ieri e resteranno in vigore fino al prossimo 14 novembre, le nuove misure di prevenzione per l’emergenza sanitaria disposte dal sindaco Gianluca Serra che, vista la preoccupante situazione epidemiologica nei paesi del circondario, ha disposto con un’ordinanza la chiusura di tutte le scuole e anche il divieto di uscita per i minorenni a meno che non siano accompagnati da un familiare. E ancora ha stabilito la chiusura di determinate aree del paese e il divieto di assembramenti in luoghi pubblici peraltro in vigore anche secondo le prescrizioni ministeriali.

La vera novità è invece quello che sembra essere il gemello di un lockdown e che riguarda, al contrario di quanto si era prospettato a livello nazionale, i più giovani. Del resto, l’attenzione e l’impegno da parte del primo cittadino a contrastare con ogni mezzo la rapida diffusione del virus, anche attraverso i ripetuti inviti delle scorse settimane non solo ai giovani, non sempre hanno dato frutti sperati. Il rispetto di alcune regole di comportamento in qualche occasione è venuto meno e così si è andati oltre prima che l’emergenza travolga anche il paese.

Il vero problema è infatti in altri paesi della zona come, ad esempio Nuragus, dove il sindaco aveva disposto la chiusura delle scuole, frequentate anche dagli alunni di Genoni, in seguito di alcuni casi di positività in famiglie con bambini. Questa volta, invece, a prendere la decisione di lasciare gli studenti a casa è Genoni stessa dove, per tutta la settimana, i cancelli non si apriraranno così come i giardini comunali e i luoghi abituali di aggregazione. Una sorta di serrata per i minorenni, dunque, che per qualche giorno, fino a nuove disposizioni, potranno uscire solo per comprovate necessità e sempre accompagnati da un familiare maggiorenne.

Anche per gli adulti è disposto il divieto di assembramento e sosta prolungata in tutte le piazze del paese, consentendo un limite massimo di cinque persone purché sia garantito il rispetto della distanza fisica e l’uso delle mascherine. L’attenzione è rivolta soprattutto alla tutela degli anziani, in particolar modo, come si legge nell’ordinanza «per la presenza nel paese della Congregazione religiosa delle Figlie di San Giuseppe la quale gestisce una casa di riposo per anziani, i cui ospiti sono da considerare soggetti a rischio elevato per le patologie pregresse e l’età avanzata. La Congregazione gestisce inoltre la scuola paritaria dell’infanzia frequentata da bambini residenti nei comuni di Genoni e Nuragus e una casa famiglia che ospita madri e minori frequentanti gli istituti scolastici aventi sede a Genoni e Nuragus. Tali misure preventive – spiega il sindaco – si sono rese necessarie per permettere ai comuni confinanti di monitorare la situazione sanitaria locale».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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