La Nuova Sardegna

Oristano

Lavori al vecchio carcere terminati solo all’esterno

Lavori al vecchio carcere terminati solo all’esterno

Entro gennaio l’intervento sarà completato, con disagi forse contenuti Ma sulla titolarità dell’edificio è stallo tra Demanio, Comune e Regione

17 novembre 2020
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ORISTANO. Per ora i disagi sono abbastanza limitati, tranne che per quei residenti che hanno dovuto rinunciare al loro parcheggio di fiducia nel tratto conclusivo di via Angioy.

I lavori di risanamento conservativo dell'ex carcere di piazza Manno non si sono ancora terminati, ma probabilmente le limitazioni ai parcheggi in via Angioy e sul lato della piazza adiacente la vecchia casa circondariale, stabiliti da un'ordinanza del Comune valida sino al 31 gennaio, servono solo a consentire gli ultimi ritocchi. I lavori di rifacimento del muro di cinta che si affaccia su piazza Manno sembrano infatti essersi conclusi e dovrebbe mancare al completamento del cantiere, affidato dall'Agenzia del Demanio che è proprietaria della struttura alla ditta Dueffe, solo qualche intervento sulle tegole della copertura di quella parte dello stabile che si affaccia su via Angioy.

È dunque probabile che l'impatto sulla viabilità e sui parcheggi del centro restino limitati. Certo è che, prima che l'ex carcere sia pronto per la sua nuova vita, di anni ne dovranno passare tanti e di soldi se ne dovranno spendere parecchi. Questo perché, qualsiasi destinazione verrà scelta per l'antica reggia giudicale trasformata in carcere, ci vogliono importanti risorse per rendere fruibile al pubblico una vecchia prigione chiusa da anni.

Per fare un esempio, alcune celle presentano ancora le famigerate finestre a bocca di lupo, in grado di lasciar passare poca aria e ancora meno luce, ma che non consentono di guardare fuori o affacciarsi: che diventi un museo o sia destinato ad uffici statali, l'edificio ha bisogno di un restyling completo.

Le opzioni sul tavolo sono quelle e il Comune oltre a trattare con l'Agenzia del Demanio per una coabitazione tra museo e uffici statali, valuta anche l'opzione dell'acquisizione al proprio patrimonio: «Già da tempo ho scritto una lettera al presidente Christian Solinas, informandolo della nostra volontà» spiega l'assessore alla Cultura Massimiliano Sanna.

È la Regione, infatti, che deve acquisire il bene dallo Stato, cedendolo poi a Comune. Per ora nessuna risposta da Cagliari.

Mentre sembra che siano andate a buon fine le segnalazioni del Comune sull'edificio antico attaccato al carcere in via Angioy, sempre di proprietà demaniale. «Si tratta di un bell'edifico ed è purtroppo pericolante. Abbiamo segnalato formalmente questa situazione e speriamo che intervengano al più presto per metterlo in sicurezza».

Davide Pinna

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