La Nuova Sardegna

Oristano

Ardauli, un patrimonio archeologico riscoperto

Ardauli, un patrimonio archeologico riscoperto

Il concorso fotografico ha permesso di censire 64 palmenti rupestri, 32 non erano conosciuti

15 dicembre 2020
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ARDAULI. È bastato lanciare una sfida all’ultimo scatto per svelare la ricchezza del patrimonio storico e antropologico che si nasconde nelle campagne di Ardauli. Il concorso fotografico “Lacos de catzigare” bandito dall’associazione Paleoworking Sardegna in tandem con Città del vino, Issla e Agris, ha permesso di portare alla luce 64 palmenti rupestri, 32 dei quali estranei al patrimonio già censito. Localizzare manufatti non ancora conosciuti era l’obiettivo primario dei promotori dell’iniziativa, che attraverso il coinvolgimento dei proprietari dei fondi hanno abbattuto i tempi di una tradizionale ricerca sul campo.

I trentuno concorrenti in gara hanno inviato 64 immagini di altrettante vasche per la vinificazione restituendo un’importante testimonianza di una pratica agricola antica ancora molto diffusa nel territorio qual è la viticoltura. Tra i reperti meglio conservati, valorizzati dagli interventi di pulizia degli stessi partecipanti al concorso, ci sono il palmento di Funtana Leiosa, immortalato da Luana Sanna, prima classificata, il manufatto di Monteddu, della famiglia Loi, Manias e Montalto, e l’impianto di Monte Zuri, fotografato da Giovanni Urru, rispettivamente secondo e terzo classificati.

La prossima sfida sarà quella di ricostruire il contesto storico nel quale furono realizzati impianti e vasche. «Possono avere datazioni diverse. Si sa che i più antichi risalgono all’età del bronzo, ma non significa che tutti i palmenti presenti nel territorio regionale siano di epoca nuragica. Molti sono relativamente recenti, vecchi di 100 o 200 anni – spiega l’archeologa Cinzia Loi –. Per individuare la cronologia sono necessari scavi e analisi chimiche. In questa fase è importante capire quanti ce ne siano e censirli, ma l’auspicio è di poter finalmente cominciare a indagare più a fondo». (mac)

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