La Nuova Sardegna

Oristano

La solidarietà quotidiana che unisce laici e credenti

La solidarietà quotidiana che unisce laici e credenti

Anche a Santo Stefano attiva la mensa delle suore Giuseppine, Da Coldiretti e associazioni pacchi regalo con viveri per decine di famiglie

27 dicembre 2020
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ORISTANO. La mensa del povero è rimasta chiusa, ma non le cucine. Ieri, Santo Stefano e a Natale tutti, suore e volontari, sono stati ai fornelli per preparare pasti caldi per i più bisognosi. Dentro buste da asporto, dato che l'emergenza Covid ancora non consente la riapertura al pubblico della struttura gestita dalla suore Giuseppine, c'erano le pietanze tipiche dei giorni di festa: pasta al forno, carne arrosto e dolci. C'era tutta la squadra del volontariato al lavoro. Dentro buste da asporto, dato che l'emergenza Covid ancora non consente la riapertura al pubblico della struttura gestita dalla suore Giuseppine, c'erano le pietanze tipiche dei giorni di festa: pasta al forno, carne arrosto e dolci. C'era tutta la squadra del volontariato al lavoro dietro ai fornelli della struttura di via Carmine: «Il numero dei nostri assistiti purtroppo è in aumento – dice suor Gabriella, responsabile della struttura – spesso sono famiglie che per pudore non vengono qui. Allora sono i nostri volontari che, in maniera discreta, vanno da loro». Poi aggiunge: «Per fortuna anche quest'anno la nostra dispensa era ben rifornita, grazie alla generosità di aziende, istituzioni ma anche di singoli cittadini che ci sostengono». È un volontariato che opera lontano dai riflettori, quello che a Oristano e hinterland si occupa di centinaia di persone in difficoltà economica. Oltre cento le famiglie seguite dalle suore, almeno il doppio quelle di cui si occupano i volontari laici di Casa del sole. «Anche quest'anno, grazie alla generosità di alcuni commercianti siamo riusciti a distribuire molte pietanze cucinate – dice Antonio Locci, uno dei fondatori dell'associazione – anche noi non ci siamo fermati in questi giorni perché le feste sono il momento più difficile per chi non ha nulla». Quest’anno sono scese in campo diverse associazioni: il Lions club, ad esempio, in collaborazione con sette pizzerie, ha fatto distribuire ai volontari di Casa del sole alcune decine di buoni per far avere una pizza e una bibita a chi non se la può permettere. Nei prossimi giorni, gli organizzatori dell’ormai consueta raccolta si tiene sulla scalinata della chiesa di San Sebastiano, distribuiranno tra le diverse associazioni i generi alimentari e per l’igiene che cittadini ma anche aziende hanno donato. Alimentari ma anche libri e giocattoli per i bambini sono stati invece distribuiti dalla Caritas diocesana. Proprio le parrocchie saranno le destinatarie dei 600 pacchi solidali che Coldiretti regionale ha destinato ad altrettante famiglie di tutta la Sardegna. Pecorino, parmigiano, fagioli, lenticchie, olio extravergine di oliva, latte, passata di pomodoro, arance, prosciutto, salame, miele, saranno distribuiti, grazie alla intercessione dei responsabili ecclesiastici di Coldiretti alle famiglie in difficoltà economica. Circa 35 prodotti agroalimentari provenienti direttamente dai produttori. I pacchi arrivati alla vigilia di Natale ad Oristano, al mercato coperto di Campagna Amica, sono stati distribuiti in tutte le quattro vecchie province e arriveranno nelle case delle famiglie più in difficoltà.

Michela Cuccu

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