La Nuova Sardegna

Oristano

S’Ena Arrubia, peschiera ferma per mesi

S’Ena Arrubia, peschiera ferma per mesi

Lo stagno continua a ricevere acqua dolce. Allevamenti di mormore e gamberi compromessi

08 gennaio 2021
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ARBOREA. Troppa pioggia sul Campidano e a S’Ena Arrubia è di nuovo emergenza. I problemi maggiori sono per i 20 pescatori della cooperativa Sant’Andrea che gestisce la peschiera che per far defluire l’acqua, ha dovuto sollevare tutte le griglie e di conseguenza, tutta la produzione di questo periodo è stata cancellata. «Nello stagno confluiscono tutti i canali della zona», spiega la sindaca Manuela Pintus. «Sicuramente – prosegue – la situazione è meno allarmante rispetto alle scorse settimane quando, lo stagno esondò allagando la strada che rimase chiusa per diversi giorni e il paese rimase quasi isolato. Purtroppo, anche se partiranno, spero a breve, opere importanti già finanziate come il rifacimento del canale Manca e il dragaggio dello stagno, se le piogge nel frattempo non cesseranno la situazione, già precaria anche per le campagne, peggiorerà». Alessandro Porcu, uno dei soci della cooperativa di pescatori, riferisce: «Siamo in grave emergenza ed allo stato attuale, possiamo fare molto poco». Racconta come sul canale diversivo il livello sia ormai al limite. «Noi abbiamo sollevato tutte le griglie per far defluire l’acqua dello stagno e stiamo monitorando la situazione»,dice. «Nell’arco di poche settimane il nostro lavoro è stato cancellato. Non possiamo più pescare e dopo la precedente moria delle sogliole, delle orate e delle mormore e dei gamberi se qui continuerà ad arrivare acqua ci vorranno molti mesi prima che l’attività della peschiera possa riprendere regolarmente». Il timore è infatti che le piogge così continue e abbondanti, abbiamo persino pregiudicato alcuni degli allevamenti più redditizi, come nel caso delle vongole sarde, richiestissime dal mercato anche perché piuttosto rare. Il Comune e l’Unione dei Comuni si stanno attivando per trovare soluzioni almeno per l’emergenza. «Domani mattina sentirò l’Enas per capire se la diga dovrà effettuare altri rilasci. Avrò in questi giorni un incontro tecnico con il Consorzio di Bonifica, gestore dei canali e dell’idrovora di Sassu«, dice la sindaca Manuela Pintus, che aggiunge: «Ovviamente non possiamo continuare a ragionare con interventi d’emergenza, perché quanto accaduto con il ciclone Cleopatra, ma anche nel 2016 e con le piogge delle ultime settimane, conferma che qui servono interventi importanti. Serve soprattutto uno studio che ci permetta di conoscere la situazione idraulica del territorio – conclude – per poter intervenire». (m.c.)

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