La Nuova Sardegna

Oristano

Laconi, un fuoco simbolico per onorare Sant’Antonio

Laconi, un fuoco simbolico per onorare Sant’Antonio

LACONI. Sant’Antonio Abate non fa il miracolo. I festeggiamenti, quelli pubblici, in suo onore sono infatti rimandati al prossimo anno. La conferma ufficiale arriva dalle parole del sindaco Salvatore...

15 gennaio 2021
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LACONI. Sant’Antonio Abate non fa il miracolo. I festeggiamenti, quelli pubblici, in suo onore sono infatti rimandati al prossimo anno. La conferma ufficiale arriva dalle parole del sindaco Salvatore Argiolas che in una lettera ai cittadini ha spiegato l’impossibilità di svolgere, con le tradizionali modalità, le manifestazioni e le celebrazioni che sono sempre un grande momento di partecipazione popolare.

Quest’anno il covid ferma per la prima volta una festa di fede e di antichissima tradizione che richiama i turisti, conquistati dall’accoglienza e dal calore della comunità, dai sapori delle specialità locali, dal buon vino e da su pani 'e saba, un capolavoro dell’arte dolciaria laconese. Se però sono cancellati tutti i riti per evitare gli assembramenti, non si ferma la fede. Proprio come è avvenuto durante il periodo natalizio, quando l’amministrazione comunale ha deciso di illuminare il paese per dare un segno di speranza e vicinanza alla comunità, così domani ci sarà una bella iniziativa simbolica. In rappresentanza della comunità laconese, il sindaco, il parroco e il comandante della stazione dei carabinieri si ritroveranno nella piazza antistante la chiesa di Sant’Antonio e, dopo un momento di preghiera, accenderanno una simbolica fiamma in onore del santo.

«Abbiamo ritenuto importante fare un semplicissimo gesto di normalità con l’accensione del fuoco, fiamma ardente dal significato ancora più pregnante in questo terribile periodo di difficoltà», ha detto il sindaco Argiolas ricordando ai cittadini di mantenere il senso di responsabilità e di continuare a rispettare le più elementari regole anti contagio. «Ancora una volta – conclude il primo cittadino – la pandemia ci costringe a modificare le nostre abitudini, ma dobbiamo continuare a resistere nella speranza di poter festeggiare tutti insieme l’anno venturo». (iv.ful.)

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