La Nuova Sardegna

Oristano

Vaccini e polemiche, dubbi sui criteri adottati

di Maria Antonietta Cossu
Vaccini e polemiche, dubbi sui criteri adottati

La denuncia di Gisella Masala, del comitato Salute e nel direttivo dell’Ordine «Perché vaccinare gli amministrativi prima degli operatori sanitari?»

17 gennaio 2021
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GHILARZA. Sarà completato domani il primo ciclo di vaccinazioni sul personale sanitario dell'ospedale Delogu, dove una decina di giorni fa erano state somministrate le 48 dosi assegnate dall'Assl di Oristano.

Una partita insufficiente rispetto al numero complessivo degli operatori esposti al rischio di contagio pur non lavorando nel reparto Covid. Non un caso isolato nel territorio regionale, dove da giorni si susseguono le segnalazioni sul mancato rispetto delle priorità circa le categorie professionali da immunizzare individuate dal governo nazionale.

Le modalità seguite sono contestate da più parti. Dal coro di proteste si è levata anche la voce di Gisella Masala, rappresentante del Comitato provinciale per il diritto alla salute e componente del direttivo dell'Ordine dei medici di Oristano.

«Il criterio adottato in Sardegna e in particolare dall'Assl provinciale è secondo me incomprensibile: non vedo alcuna logica nell'interrompere le vaccinazioni degli operatori sanitari impiegati nelle strutture pubbliche e iniziare a immunizzare altre categorie», lamenta la rappresentante del coordinamento.

A Ghilarza le vaccinazioni sono state praticate sui dipendenti del reparto Covid, di Radiologia, del Centro dialisi e del punto prelievi, ma una decina tra infermieri e operatori socio-sanitari demandati alla misurazione della temperatura e all'accoglienza dell'utenza esterna sono rimasti scoperti.

«Non è una procedura corretta», a mio parere commenta Gisella Masala. «Mi risulta che alcuni dipendenti amministrativi del San Martino abbiano già ricevuto la prima dose, alla stregua degli specialisti fermi dal mese di marzo. Al contrario, in prima linea ci sono medici, infermieri e Oss non ancora vaccinati. Ritengo che prima di passare ad altre categorie si dovessero completare le prime inoculazioni nei reparti ospedalieri operativi».

Non sarebbe questa l’unica contraddizione, sempre secondo la dottoressa Masala. «Nell'elenco delle categorie da vaccinare – evidenzia – ancora non figurano odontoiatri e farmacisti, sebbene soggetti al rischio d'infezione, però viene data la precedenza a figure professionali che non sono esposte al contagio. Lo trovo incomprensibile».

In base alla tabella predisposta dal servizio di Igiene pubblica di Oristano d'intesa con Regione e Ats, oggi una parte delle ultime 906 dosi saranno somministrate ai dipendenti della casa di cura Madonna del Rimedio, al personale sanitario del carcere di Massama e della Diabetologia di Oristano. Domani sarà completata la prima fase al Delogu e nel poliambulatorio locale. Per le altre dosi si dovrà attendere. Non si sa quanto. Si spera poco.

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