La Nuova Sardegna

Oristano

Inchiesta Camera Snarcy, gli indagati diventano 13

Inchiesta Camera Snarcy, gli indagati diventano 13

San Nicolò Arcidano, novità dopo le 8 misure cautelari emesse nei giorni scorsi Si allarga l’indagine che ha sgominato un presunto spaccio di droga

23 gennaio 2021
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SAN NICOLÒ ARCIDANO. Il cerchio si allarga. Coinvolge così altre persone l’onda lunga dell’inchiesta “Camera Snarcy”, coordinata dalla procura della Repubblica con la quale i carabinieri della Compagnia di Oristano hanno mandato al tappeto un presunto giro di spacciatori. Agli otto indagati colpiti da misura cautelare nei giorni scorsi, se ne aggiungono altri cinque. Così nell’elenco, accanto ai nomi di Manuel Medda, 45 anni di San Nicolò Arcidano, Sabina Augusta Corriga, 33 anni di Siamanna, Mario Meloni, 58 anni di San Nicolò Arcidano, Vincenzo Sottile, 34 anni di Nurachi, Sandro Pia, 42 anni di San Nicolò Arcidano, Alex Medda, 25 anni di San Nicolò Arcidano, Jionatan Caddeo e Alice Erdas, di 22 e 20 anni, entrambi di Zerfaliu, figurano anche quelli di altre cinque persone.

Sono quelle non colpite da misura cautelare e si tratta di Marco Manconi, 38 anni di San Nicolò Arcidano, Marco Uccheddu, 40 anni di San Nicolò Arcidano, Riccardo Moreno Maccioni, 31 anni di Siris, Gionatan Piras, 58 anni di Mogoro che però è indagato per aver acquistato un telefonino rubato e non per il traffico di stupefacenti, infine Roddy Cera, 41 anni di San Nicolò Arcidano. Secondo le indagini coordinate dalla pubblico ministero Sara Ghiani, avrebbero avuto un ruolo più marginale rispetto agli altri, tanto è vero che la stessa giudice per le indagini preliminari Silvia Palmas non ha emesso nei loro confronti misure cautelari.

A proposito di arresti domiciliari, ieri mattina si sono svolti gli interrogatori di garanzia dei cinque indagati colpiti dalla misura restrittiva più pesante. Non sono durati molto, perché Manuel Medda, assistito dall’avvocato Stefano Piras, Sabina Augusta Corriga, assistita dall’avvocatessa Sara Ghiani, Mario Meloni, assistito dall’avvocato Fabio Costa, Vincenzo Sottile, assistito dall’avvocato Alessandra Borrodde, e Sandro Pia, assistito dall’avvocato Enrico Meloni, hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere e quindi hanno lasciato il tribunale una volta espletate le formalità procedurali. I loro legali hanno chiesto l’attenuazione della misura, richieste a cui si è opposta la procura. Nei prossimi giorni la giudice scioglierà la riserva. Certo è che l’ordinanza, facendo riferimento a numerose intercettazioni ambientali e telefoniche e ai filmati delle telecamere, è assai dettagliata. I carabinieri, guidati dal capitano Francesco Giola, sono riusciti ad avere tante indicazioni sui giorni in cui avveniva la compravendita di cocaina, eroina e marijuana; sulle quantità spacciate; sulle cifre che venivano pagate; sui nomi dei numerosi consumatori che bussavano alle porte degli spacciatori.

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