La Nuova Sardegna

Oristano

Si getta nel fiume a Riola Sardo, due agenti la salvano

Enrico Carta
Una pattuglia della polizia stradale, immagine di repertorio
Una pattuglia della polizia stradale, immagine di repertorio

Coraggioso intervento nel rio Mar ’e Foghe, dove una donna di 45 anni si era buttata nel tentativo di togliersi la vita

25 gennaio 2021
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RIOLA SARDO. A volte la differenza tra la vita e la morte è questione di attimi. I due agenti della polizia stradale hanno scelto quello giusto per passare con la loro auto sul ponte che sorvola il Rio Mar ’e Foghe. Poi hanno aggiunto prontezza, preparazione e coraggio per compiere la missione che non era certo nei programmi della loro mattinata di lavoro e che invece si è conclusa con il salvataggio dalle acque del fiume di una signora di 44 anni di Oristano che, con tutta probabilità, aveva deciso di compiere il gesto estremo.

Erano le 8.30 di ieri mattina, quando la pattuglia, che stava lavorando a un servizio di controllo sotto il coordinamento del comandante Roberto Piredda, ha dato uno sguardo verso il corso d’acqua, dove i due agenti hanno notato una donna, vestita di tutto punto che aveva appena lasciato la sua auto e si era gettata nel fiume. Un istante dopo i due poliziotti hanno fermato la loro macchina e si sono tuffati, senza pensare troppo ai rischi che anche loro correvano, in mezzo alle correnti. Il corso d’acqua, quello che poi dà vita alla laguna di Cabras, è infido. L’acqua è scura, le correnti sempre imprevedibili, il fondale non è certo agevole perché pieno di melma e in qualche tratto carico di vegetazione sotterranea e soprattutto diventa subito profondo.

La donna era lì, vestita di tutto punto – aveva anche le scarpe – e iniziava a essere in difficoltà, ma gli agenti non si sono spaventati o tirati indietro. Anzi non ci hanno pensato un attimo e l’hanno subito raggiunta. Era talmente convinta del gesto che stava compiendo che si è anche dimenata facendo capire che non voleva aiuto. Ma ovviamente i poliziotti non hanno desistito e, non senza fatica, l’hanno riportata a riva. Ancora fradici dopo un bagno nell’acqua gelida, hanno chiesto l’intervento dell’ambulanza che pochi istanti dopo è arrivata sulle sponde del Rio Mar ’e Foghe e ha caricato la donna che, tra l’altro, aveva anche mandato giù dell’acqua nei polmoni ed era alquanto provata. Una volta che è stata trasportata al San Martino, gli agenti sono stati richiamati in questura dal loro dirigente perché avevano certamente bisogno di ristorarsi e di fare una doccia calda, visto che avevano le divise completamente fradicie. Nel frattempo notizie confortanti sono arrivate dall’ospedale dove c’è stata la conferma che le condizioni della donna non erano affatto preoccupanti. Ora si cercherà di ricostruire con esattezza cosa sia accaduto nei momenti precedenti all’arrivo della pattuglia e le cause all’origine del gesto della 44enne.

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