La Nuova Sardegna

Oristano

Oggi sarà una triste Candelora

di Davide Pinna
Oggi sarà una triste Candelora

Le messe che si concludono con la benedizione dei ceri non rappresenteranno l’avvio della Sartiglia

02 febbraio 2021
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ORISTANO. Sono i casi della storia, o forse la volontà di qualche prelato della diocesi arborense che decise che far coincidere la Sartiglia con il Carnevale era cosa buona e giusta allo scopo di allontanare gli oristanesi dalle osterie e dai bagordi dei giorni della sregolatezza per eccellenza. Operazione non proprio riuscita, a giudicare dai fiumi di vernaccia che scorrono generalmente in città nei giorni della giostra. Lo storico Walter Tomasi ha ipotizzato che lo spostamento della Sartiglia verso il periodo carnevalesco possa essere arrivato nel Seicento, in concomitanza con il ritrovamento delle spoglie di Sant'Archelao a Fordongianus. La festa del nuovo patrono cittadino fu fissata per il 13 febbraio e in quest'occasione potrebbe essere stata organizzata la prima Sartiglia carnevalesca. Su Archelao, nel corso del tempo, è calato l'oblio – ben altre erano le feste religiose più sentite dagli Oristanesi, soprattutto la Madonna del Rimedio e Santa Croce a settembre – ma su Carnevale e Sartiglia proprio no. Quale che sia il motivo, da secoli ormai a Oristano Sartiglia e Carnevale coincidono, e non dev'essere quindi un caso se l'inizio ufficiale dei preparativi sia stato fissato al 2 febbraio, in occasione della ricorrenza cristiana della Candelora.

Festa tradizionalmente sentita in Sardegna e in tutte le aree rurali del Mediterraneo, ma certo non fra quelle più rinomate oggi del calendario liturgico, è una ricorrenza importante per gli eredi delle antiche corporazione cittadini, che distribuiscono i ceri benedetti ai soci e alle vedove dei componenti scomparsi, rinsaldando così i propri legami interni. Il cero viene anche portato, in corteo, a casa del Componidori designato per guidare la successiva Sartiglia. Una data importante, quella di oggi, perchè dal giorno dopo la Candelora può svolgersi la giostra. Del resto l’ultima domenica di Carnevale non può mai cadere prima del 3 febbraio. L'ultima volta che è capitato è stato nel 2008, quando appunto si corse il 3 e il 5 febbraio. In quell'occasione, i due componidori Attilio Balduzzi e Furio Tocco ricevettero l'investitura ufficiale a capo corsa rispettivamente 24 e 72 ore prima di dover montare a cavallo con maschera e cilindro. Se tutto fosse stato fatto secondo le antiche tradizioni, avrebbero avuto ben poco tempo per prepararsi all’importante compito. In passato, infatti, l'identità del Componidori era davvero tenuta segreta sino al 2 febbraio, mentre ora i nomi si conoscono sin dall'autunno, se non da prima. Quest'anno nessuna investitura, e nessun corteo dalla chiesa del gremio sino a casa del capo corsa. Per non parlare delle feste che i due gremi offrono tradizionalmente a tutta la cittadinanza sino a tarda notte. Alle 8 il gremio dei Muratori celebrerà la Candelora nella chiesetta di Santa Lucia, in via Parpaglia, alle 8 e 30 i Falegnami nella cappella i San Giuseppe, in Cattedrale, e alle 9 e 30 i Contadini a Santu Giuanni 'e Froris. Non rinuncia neanche la Pro Loco, l'organizzatrice della Sartigliedda, che alle 8 parteciperà alla messa a Sant'Efisio e custodirà i tre ceri benedetti, generalmente destinati alla pariglia del suo giovane capo corsa, nella propria sede.

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