Rientro a scuola, disagi contenuti
A Ghilarza un sit-in degli studenti interrotto subito dagli stessi ragazzi
02 febbraio 2021
2 MINUTI DI LETTURA
ORISTANO. Disagi contenuti ieri per il “primo” giorno di scuola dopo il prolungato stop. Il sistema dei trasporti in città e in provincia ha retto tutto sommato bene, con pochi assembramenti alle fermate vicino alle scuole superiori, presidiate anche da operatori dell’Arst che consigliavano il distanziamento quando gli studenti si trovavano a distanza troppo ravvicinata
Situazioni accettabili anche in Provincia, dove al pendolarismo degli studenti si è sommato alleggerendolo anche quello dei genitori, sopratutto nei piccoli centri. Ma non tutti gli studenti hanno deciso di entrare in classe. Un caso limite si è verificato a Ghilarza, dove per gli studenti della sezione associata dell'Istituto superiore Mariano IV di Oristano la campanella suonerà in differita di 24 ore.
Risolto il problema dell'impianto di riscaldamento, oggi potranno rientrare in classe gli allievi del biennio di licei e Ipsia, che si alterneranno con i compagni del triennio un giorno sì e uno no. Una delegazione studentesca ieri ha manifestato davanti alla sede di via Volta per sollecitare la ripresa immediata delle lezioni in presenza. Il sit-in è stato però interrotto su richiesta della Questura di Oristano, che non aveva ricevuto la preventiva segnalazione della manifestazione. Rispettate appieno, invece, le prescrizioni su distanziamento e dispositivi. E' però bastata un'interlocuzione telefonica tra Digos, dirigente scolastica e ragazzi perché la cosa si risolvesse senza provvedimenti sanzionatori.
I giovani dimostranti hanno chiarito di non aver volutamente aggirato le regole e intorno alle 9 hanno rotto le righe. «Non eravamo al corrente di quale fosse la procedura, altrimenti avremmo informato le autorità», ha spiegato la rappresentante d'istituto Claudia Masala.
La protesta è quindi proseguita con il solo boicottaggio della Dad, come stabilito per il resto della popolazione scolastica.(mac)
Situazioni accettabili anche in Provincia, dove al pendolarismo degli studenti si è sommato alleggerendolo anche quello dei genitori, sopratutto nei piccoli centri. Ma non tutti gli studenti hanno deciso di entrare in classe. Un caso limite si è verificato a Ghilarza, dove per gli studenti della sezione associata dell'Istituto superiore Mariano IV di Oristano la campanella suonerà in differita di 24 ore.
Risolto il problema dell'impianto di riscaldamento, oggi potranno rientrare in classe gli allievi del biennio di licei e Ipsia, che si alterneranno con i compagni del triennio un giorno sì e uno no. Una delegazione studentesca ieri ha manifestato davanti alla sede di via Volta per sollecitare la ripresa immediata delle lezioni in presenza. Il sit-in è stato però interrotto su richiesta della Questura di Oristano, che non aveva ricevuto la preventiva segnalazione della manifestazione. Rispettate appieno, invece, le prescrizioni su distanziamento e dispositivi. E' però bastata un'interlocuzione telefonica tra Digos, dirigente scolastica e ragazzi perché la cosa si risolvesse senza provvedimenti sanzionatori.
I giovani dimostranti hanno chiarito di non aver volutamente aggirato le regole e intorno alle 9 hanno rotto le righe. «Non eravamo al corrente di quale fosse la procedura, altrimenti avremmo informato le autorità», ha spiegato la rappresentante d'istituto Claudia Masala.
La protesta è quindi proseguita con il solo boicottaggio della Dad, come stabilito per il resto della popolazione scolastica.(mac)
