La Nuova Sardegna

Oristano

Villa Verde, una chiesa al centro delle polemiche

di Ivana Fulghesu
Villa Verde, una chiesa al centro delle polemiche

In costruzione da anni viene vista come sovradimensionata da alcuni Realizzata con i soldi dell’8 per mille e con fondi comunali 

16 febbraio 2021
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VILLA VERDE. Riflettori puntati sulla nuova chiesa parrocchiale in costruzione da anni che continua, per i suoi tempi di realizzazione e la sua foggia architettonica a suscitare confronti e scambi di vedute.

Un’opera che, seppur con tempi più lunghi di quelli previsti, inizia a prendere forma cercando di mantenere la promessa di realizzare un maestoso edificio di culto che, una volta ultimato, sarà apprezzato da tutti.

Il progetto, approvato a suo tempo da gran parte della comunità, ha incontrato, però, le riserve e resistenze da parte di alcuni bannaresi, (da Bànnari, l’antico denominazione del Comune dell’Alta Marmilla) soprattutto per quanto concerne la tipologia e le dimensioni dell'edificio, che ritengono la chiesa “troppo moderna e troppo grande”.

A sollevare la questione è Vitale Scanu, nato a Villa Verde ma adesso residente in Lombardia, che ha voluto esprimere pubblicamente, attraverso una lettera al nostro giornale, il suo punto di vista riguardo la nuova opera in costruzione e l'attuale stato dei lavori.

«Dal 2009 – scrive Scanu – è in incubazione il progetto di una chiesa parrocchiale. Nel 2016, dopo otto anni di discussioni, finalmente cominciano i lavori, con un contributo della CEI, Conferenza Episcopale Italiana, di 1,1 milioni di euro più una discreta quota di partecipazione comunale. Gli abitanti di Villa Verde, circa 300 persone, che secondo lui volevano una chiesa «non troppo grande e con elementi che richiamino la tradizione e l'edificio storico del 1700, si sono visti invece crescere sotto gli occhi una costruzione incredibile, completamente aliena dalle tradizioni e dalla sensibilità religiosa popolare, tutta in cemento armato, troppo costosa, troppo grande rispetto alle necessità religiose del paese, assurdamente ultra moderna, estranea al contesto naturalistico e urbano del paesino, perché troppo impegnativa per una dignitosa gestione e dispendiosa per la sua conservazione, consegnando così un carico insopportabile ai futuri cittadini di Villa Verde».

A destare preoccupazione, secondo Scanu, anche l'allungamento dei tempi di realizzazione dell'opera.

«Ora i lavori sono fermi da più di un anno e questa massa enorme di cemento, un vero ecomostro, è già da restaurare per il deterioramento che le intemperie hanno causato. Così, a questo punto – osserva Scanu – lo stato dell’opera è questo: se la costruzione verrà completata sarà un disastro, se non verrà terminata sarà un doppio disastro. Ricominciando i lavori, inoltre, saranno necessarie non indifferenti spese supplementari».

Per approfondire la vicenda si attende ora la replica del primo cittadino di Villa Verde Sandro Marchi.

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