abbasanta
Ricordato il Questore “Servo di Dio”
Celebrazione in memoria di Giovanni Palatucci, morto a Dachau
18 febbraio 2021
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ABBASANTA. Si è tenuta ad Abbasanta una cerimonia commemorativa di Giovanni Palatucci, ex Questore di Fiume, morto a 36 anni nel campo di concentramento di Dachau il 10 febbraio 1945.
Per l’occasione sono state poste a dimora tre piante di alloro, albero dalle foglie sempre verdi, sinonimo di gloria e sapienza, unitamente ad una targa, entrambe donate dal comune di Abbasanta, che ricorda le gesta dell’ex Questore, “Servo di Dio” per la Chiesa e “Giusto tra le nazioni” per Israele, per aver salvato migliaia di ebrei dal genocidio nazista.
La cerimonia commemorativa, analoga ad altre svoltesi in tutta Italia, si è tenuta in presenza del Questore di Oristano, del Prefetto, del Sindaco di Abbasanta e dei Comandanti delle Forze di Polizia. Palatucci durante la sua permanenza a Fiume si adoperò per salvare centinaia di ebrei dalle persecuzioni razziali, alcuni inviandoli in un centro di internamento a Campagna, in provincia di Salerno, dove uno zio vescovo, Giuseppe Maria Palatucci, li avrebbe poi assistiti. A lui è anche attribuita la distruzione di moltissimi fascicoli di cittadini di religione ebraica e la fornitura di documenti falsi, al fine di sottrarli alla deportazione. Nel 1944 venne arrestato e condannato a morte, poi deportato a Dacahu dove morì l’anno dopo.
Nel corso della cerimonia il Questore Giusy Stellino ha ringraziato l’amministrazione comunale di Abbasanta per la collaborazione e per il dono della pianta e della targa.
Per l’occasione sono state poste a dimora tre piante di alloro, albero dalle foglie sempre verdi, sinonimo di gloria e sapienza, unitamente ad una targa, entrambe donate dal comune di Abbasanta, che ricorda le gesta dell’ex Questore, “Servo di Dio” per la Chiesa e “Giusto tra le nazioni” per Israele, per aver salvato migliaia di ebrei dal genocidio nazista.
La cerimonia commemorativa, analoga ad altre svoltesi in tutta Italia, si è tenuta in presenza del Questore di Oristano, del Prefetto, del Sindaco di Abbasanta e dei Comandanti delle Forze di Polizia. Palatucci durante la sua permanenza a Fiume si adoperò per salvare centinaia di ebrei dalle persecuzioni razziali, alcuni inviandoli in un centro di internamento a Campagna, in provincia di Salerno, dove uno zio vescovo, Giuseppe Maria Palatucci, li avrebbe poi assistiti. A lui è anche attribuita la distruzione di moltissimi fascicoli di cittadini di religione ebraica e la fornitura di documenti falsi, al fine di sottrarli alla deportazione. Nel 1944 venne arrestato e condannato a morte, poi deportato a Dacahu dove morì l’anno dopo.
Nel corso della cerimonia il Questore Giusy Stellino ha ringraziato l’amministrazione comunale di Abbasanta per la collaborazione e per il dono della pianta e della targa.