«I Giganti sono un tesoro collettivo»
Sorradile, il sindaco Arca rilancia la vertenza per l’uso locale dei beni antichi
23 febbraio 2021
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SORRADILE. «La vertenza sui Giganti diventi la battaglia di un intero territorio». Dopo le polemiche delle scorse settimane con lo stop del sindaco al prelievo dei reperti dei Giganti dal museo Marongiu di Cabras, per essere destinati a Cagliari per il restauro, arrivano le prese di posizione degli amministratori locali, presenti alla manifestazione convocata dal sindaco lo scorso fine settimana e pronti a far sentire la loro voce anche in nuova occasioni.
Pietro Arca, sindaco di Sorradile, ha lanciato la sfida durante la manifestazione di protesta a Cabras esortando le amministrazioni dell'Oristanese a unire le forze per rivendicare visibilità e attenzione per il patrimonio archeologico di tutta la provincia, e insieme al collega Abis rinnoverà l'appello in un ordine del giorno congiunto.
«Ogni paese possiede dei giacimenti culturali, molti dei quali abbandonati, semisconosciuti o non fruibili; bisogna valorizzarli e una soluzione potrebbe essere la creazione di un distretto provinciale dei beni archeologici», afferma il sindaco di Sorradile, che da tempo sta conducendo una battaglia personale per rilanciare il santuario nuragico di Su Monte con nuove campagne di scavo. Un anno fa Arca si è rivolto al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, segnalandogli anche le difficoltà della Sovrintendenza di Cagliari e Oristano di operare in un territorio molto vasto a fronte di risorse umane insufficienti.
«Con il personale di cui dispone, l'organismo di tutela non può occuparsi della salvaguardia di un patrimonio culturale tanto imponente, c'è bisogno di una sede decentrata – dice Arca portando ad esempio il caso di Su Monte – da tanti anni molti dei reperti rinvenuti nel sito sono custoditi in un immobile comunale in attesa di essere restaurati. I pezzi di pregio si trovano nella Cittadella dei Musei a Cagliari e non siamo mai riusciti a portarli a Sorradile per la mostra permanente, dove ci sono le riproduzioni». (mac)
Pietro Arca, sindaco di Sorradile, ha lanciato la sfida durante la manifestazione di protesta a Cabras esortando le amministrazioni dell'Oristanese a unire le forze per rivendicare visibilità e attenzione per il patrimonio archeologico di tutta la provincia, e insieme al collega Abis rinnoverà l'appello in un ordine del giorno congiunto.
«Ogni paese possiede dei giacimenti culturali, molti dei quali abbandonati, semisconosciuti o non fruibili; bisogna valorizzarli e una soluzione potrebbe essere la creazione di un distretto provinciale dei beni archeologici», afferma il sindaco di Sorradile, che da tempo sta conducendo una battaglia personale per rilanciare il santuario nuragico di Su Monte con nuove campagne di scavo. Un anno fa Arca si è rivolto al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, segnalandogli anche le difficoltà della Sovrintendenza di Cagliari e Oristano di operare in un territorio molto vasto a fronte di risorse umane insufficienti.
«Con il personale di cui dispone, l'organismo di tutela non può occuparsi della salvaguardia di un patrimonio culturale tanto imponente, c'è bisogno di una sede decentrata – dice Arca portando ad esempio il caso di Su Monte – da tanti anni molti dei reperti rinvenuti nel sito sono custoditi in un immobile comunale in attesa di essere restaurati. I pezzi di pregio si trovano nella Cittadella dei Musei a Cagliari e non siamo mai riusciti a portarli a Sorradile per la mostra permanente, dove ci sono le riproduzioni». (mac)
