La Nuova Sardegna

Oristano

Comunità alloggio, scoppia la lite

di Maria Antonietta Cossu

A Busachi braccio di ferro tra Comune e impresa per i lavori non completati

01 aprile 2021
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BUSACHI. Un anno fa la pandemia aveva ritardato l’avvio dei lavori di adeguamento della comunità alloggio, ora un contenzioso tra il Comune e l’impresa appaltatrice rischia di allungare ulteriormente i tempi della conclusione dell’opera e la riattivazione del servizio socio-assistenziale. Termini peraltro già sforati dalla ditta incaricata che, a cavallo del vecchio e del nuovo anno, si è vista costretta a chiedere due proroghe. E qui sono sorti i problemi. Sei mesi dopo l’avvio del cantiere, l’impresa ha chiesto una dilazione di 120 giorni per completare la ristrutturazione e la messa a norma dell’edificio. Il Comune ne ha concessi 45 a condizione che la ditta non accampasse «diritti o pretese di sorta o in contrasto con le condizioni contrattuali, specie in merito all’applicazione delle penali».

Stando a quanto concordato tra le parti, la struttura di via Giovanni XXIII sarebbe dovuta essere pronta a metà gennaio, ma la ditta costruttrice si è trovata nuovamente in difficoltà e ha chiesto di procrastinare la scadenza. L’ente locale ha respinto l’istanza sostenendo che fosse arrivata oltre i termini fissati per la conclusione dei lavori. A questo punto i rapporti tra le parti si sono fatti tesi. Il Comune ha ripetutamente diffidato e intimato all’impresa di riprendere e ultimare l’opera, mentre la ditta aggiudicataria ha ritenuto che il contratto d’appalto fosse risolto a causa delle inadempienze dell’ente pubblico.

A sostegno di questa tesi l’impresa avrebbe contestato al Comune di aver messo a bando un progetto non ancora esecutivo e di aver quindi affidato dei lavori non immediatamente cantierabili. Ora le parti tenteranno di risolvere la controversia con una procedura stragiudiziale affidando ai rispettivi legali il compito di mediare e di evitare le aule di tribunale. La Comunità alloggio, finanziata con 500mila euro da Regione e Comune, e appaltata per 309mila, è destinata a diventare una struttura integrata per accogliere anche persone non autosufficienti.

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