La Nuova Sardegna

Oristano

Lo storico Palazzo Boyl torna all’antico splendore

di Paolo Camedda
Lo storico Palazzo Boyl torna all’antico splendore

Al via a Milis i lavori per l’adeguamento dell’anfiteatro chiuso da diversi anni L’amministrazione comunale spera di poterlo inaugurare in estate

11 aprile 2021
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MILIS. Inizieranno domani i lavori di ristrutturazione dell’anfiteatro di Palazzo Boyl, intitolato a Beniamino Bagnolo. L’amministrazione comunale spera così di avere l’agibilità dell’edificio entro l’estate. «Sono almeno otto anni che l’anfiteatro è chiuso – spiega il sindaco Sergio Vacca –. Il problema è che la struttura si è rivelata inadeguata rispetto alle nuove norme sulla sicurezza. Quando era stata realizzata aveva tutti i requisiti per le leggi del periodo, le regole poi sono mutate, inasprendosi nel tempo, e questo ha portato all’inagibilità. Così nell’ambito della programmazione territoriale, il Comune ha scelto di impegnare le somme disponibili per la riqualificazione dell’anfiteatro e del giardino dello stabilimento Villa Pernis-Vacca. Per Milis è un bene identitario, un luogo dove si possono svolgere manifestazioni importanti, con una capienza di circa seicento posti».

I costi dell’opera, suddivisi fra Regione e Comune, sono significativi. «Dalla programmazione territoriale sono stati stanziati 200mila euro e il Comune ha contribuito con ulteriori 100mila, quando, terminato il progetto definitivo, ci si è resi conto che serviva un’integrazione. I lavori serviranno per sistemate le scale di discesa dalla parte alta alla platea, l’impianto idrico, l’impianto antincendio e l’impianto elettrico, e modificate le dimensioni di alcune vie di fuga». Ma non è tutto «Nell’occasione, una piccola cifra, che al momento non so quantificare, servirà per consentire la realizzazione all’interno del palazzo di un’esposizione permanente di modelli di costruzioni – rivela Sergio Vacca –. Sono stati donati al Comune di Milis da uno degli eredi dell’ingegner Luciano Deplano che fu il progettista dei restauri di Palazzo Boyl. Suo figlio Francesco ci disse: “Io ho a disposizione una settantina di modelli realizzati da mio padre, possono interessarvi?”. Così abbiamo fatto una delibera e abbiamo accettato il dono. Ora, quando ci sarà il benestare della Soprintendenza, sistemeremo alcune sale per ospitare l’esposizione. Quest’ultima sarà collegabile con la facoltà di Ingegneria dell’Università di Cagliari, cui l’architetto Deplano ha donato i cartacei dei progetti. L’idea che cerchiamo di perseguire è quella di creare un collegamento telematico, per cui chi vede il cartaceo può vedere anche i plastici, e viceversa».

Quanto alla durata dei lavori, l’obiettivo della giunta è ambizioso. «Speriamo di inaugurare la struttura a luglio o agosto – ha detto il sindaco –, pandemia permettendo».

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