La Nuova Sardegna

Oristano

Ghilarza, chi ha il reddito di cittadinanza pulirà parchi e giardini

Ghilarza, chi ha il reddito di cittadinanza pulirà parchi e giardini

GHILARZA. Ha preso il via nei giorni scorsi il progetto di utilità collettiva finalizzato alla manutenzione del verde e alla cura del decoro urbano. In questa prima fase saranno impiegati, secondo le...

15 aprile 2021
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GHILARZA. Ha preso il via nei giorni scorsi il progetto di utilità collettiva finalizzato alla manutenzione del verde e alla cura del decoro urbano. In questa prima fase saranno impiegati, secondo le indicazioni della legge che lo istituisce, quattro dei dieci beneficiari del reddito di cittadinanza per i quali è previsto l’inserimento nei cantieri di pulizia di strade e piazze.

Di recente l’incuria di spazi verdi e pertinenze pubbliche ha suscitato le critiche della minoranza consiliare e dei cittadini, che hanno chiesto all’amministrazione maggiore attenzione alle condizioni del centro abitato. «Attraverso la cooperativa sociale avevamo già provveduto allo sfalcio dell’erba in diverse aree, come i giardini di San Palmerio e quelli delle scuole, ma ora possiamo contare sulla collaborazione di quattro unità lavorative in più, in attesa che sia completata la procedura per avviare al lavoro altre sei persone. Il problema è che i tempi della burocrazia sono eccessivamente lunghi», ha lamentato il sindaco Stefano Licheri, che ha portato ad esempio anche il caso del programma Lavoras, «Una procedura avviata dalla precedente amministrazione che ancora non si è conclusa, proprio perché i procedimenti formali sono troppo lunghi», ha ribadito il primo cittadino.

Gli otto lavoratori destinati al cantiere Lavoras sono stati selezionati, ma prima che possano mettersi all’opera ci sono altre pratiche da sbrigare. «Il Comune deve impegnare le risorse per i corsi di formazione sulla sicurezza sul posto di lavoro, che si svolgeranno a distanza via internet. Nel caso in cui non tutti i lavoratori disponessero di un computer o di un profilo dal quale collegarsi, sarà l’ente locale a provvedere per mettere tutti in condizione di seguire le videoconferenze, dopodiché potremo finalmente attivare anche quel cantiere», ha commentato Stefano Licheri. (mac)

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