La Nuova Sardegna

Oristano

Campagna vaccini in ritardo: i sindaci dell'Oristanese protestano contro la Regione

La protesta dei sindaci a Simaxis (foto ansa)
La protesta dei sindaci a Simaxis (foto ansa)

A Simaxis la riunione di primi cittadini che rilevano anche i problemi del Pronto Soccorso del San Martino e i tanti piccoli centri del territorio dimenticati dalle somministrazioni anti Covid

17 aprile 2021
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ORISTANO. Sindaci dei comuni del distretto di Oristano davanti all'ambulatorio di Igiene pubblica di Simaxis per protestare sui «ritardi per le vaccinazioni» e contro lo stato di crisi del sistema sanitario del territorio. I primi cittadini hanno ribadito le richieste già avanzate tra gli altri al presidente della Regione Christian Solinas e all'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu: partenza immediata della campagna di vaccinazione nei comuni ancora non serviti come Simaxis, Ollastra, Zerfaliu e Solarussa, attivazione convenzioni per garantire il servizio di medicina di base nei paesi dove non c'è, ripristino dell'organico del Pronto soccorso dell'Ospedale San Martino per garantirne il funzionamento, vaccinazione dei soggetti fragili e nel proprio domicilio e attivazione dei centri di vaccinazione nei comuni.

Nella comunicazione che il presidente del distretto sanitario e sindaco di Oristano Andrea Lutzu ha inviato alla Regione e all'Ats si esprime la massima solidarietà ai colleghi primi cittadini di Simaxis, Zerfaliu Ollastra e Solarussa, comuni che aspettano ancora il via alla campagna di vaccinazione dei cittadini ultraottantenni. Ribadita ancora una volta la richiesta: la priorità massima, compatibile con la disponibilità di vaccini Pfizer, sia l'immediata vaccinazione dei cittadini ultraottantenni delle comunità dove non è ancora stata somministrata la prima dose.

Il distretto sanitario chiede anche che si faccia fronte alla mancata sostituzione dei medici di medicina di base andati in pensione con convenzioni per garantire temporaneamente con personale supplente la carenza e garantire la continuità del servizio. «Proprio ora - ha detto Lutzu - che ci troviamo ad affrontare la pandemia ai cittadini manca un supporto fondamentale. Simaxis in questo senso è un luogo simbolo di quello che sta accadendo: è un ambulatorio in cui manca il medico». (ANSA).

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