Con la droga in macchina, arrestato
Bloccato dai carabinieri dopo la fuga: aveva preso una via in contromano
21 aprile 2021
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ORISTANO. Capita di fare incontri inattesi. Quello che ha portato, due mattine fa, al fermo del 41enne Stefano Deriu era con i carabinieri della Sezione operativa del Nucleo operativo. Quando gli hanno intimato l’alt ha fatto una manovra inattesa e repentina, peraltro irregolare visto che ha svoltato contro mano in via Bellini, dove poi la presenza di altre macchine che provenivano in senso opposto gli ha impedito di andare oltre. A quel punto ha gettato dal finestrino una piccola bustina, ma anche questo gesto non è passato inosservato.
Dentro c’era una ventina di grammi di cocaina e allora la macchina è stata perquisita e quindi i carabinieri hanno proseguito il controllo nella casa del fermato, dove sono state trovate alcune bustine vuote pronte per il confezionamento e una scheda che si presume potesse servire per tagliare la droga. Il fermo che già appariva scontato è stato allora inevitabile, tanto che ieri mattina, al processo per direttissima, è stato convalidato in arresto dalla giudice Carla Altieri che ha accolto le richieste del pubblico ministero Giuseppe Scarpa anche sulla misura cautelare da mantenere in piedi sino alla conclusione del processo, la cui prossima udienza è fissata per il 5 maggio. L’avvocatessa Anna Maria Uras ha infatti chiesto i termini a difesa, ma prima del rinvio la giudice ha disposto l’obbligo di presentazione in caserma per tre volte alla settimana.
L’imputato ha preso la parola rilasciando spontanee dichiarazioni e spiegando di non aver assolutamente svoltato intenzionalmente contromano, ma di averlo fatto per errore una volta che ha visto davanti a sé i carabinieri dai quali voleva sfuggire visto ciò che aveva appresso. Ha anche spiegato di avere con sé la droga per uso personale, ma la quantità pari a un’ottantina di dosi e ciò che poi è stato ritrovato in casa non hanno convinto la giudice che ha così deciso di assegnare la misura cautelare. (e.carta)
Dentro c’era una ventina di grammi di cocaina e allora la macchina è stata perquisita e quindi i carabinieri hanno proseguito il controllo nella casa del fermato, dove sono state trovate alcune bustine vuote pronte per il confezionamento e una scheda che si presume potesse servire per tagliare la droga. Il fermo che già appariva scontato è stato allora inevitabile, tanto che ieri mattina, al processo per direttissima, è stato convalidato in arresto dalla giudice Carla Altieri che ha accolto le richieste del pubblico ministero Giuseppe Scarpa anche sulla misura cautelare da mantenere in piedi sino alla conclusione del processo, la cui prossima udienza è fissata per il 5 maggio. L’avvocatessa Anna Maria Uras ha infatti chiesto i termini a difesa, ma prima del rinvio la giudice ha disposto l’obbligo di presentazione in caserma per tre volte alla settimana.
L’imputato ha preso la parola rilasciando spontanee dichiarazioni e spiegando di non aver assolutamente svoltato intenzionalmente contromano, ma di averlo fatto per errore una volta che ha visto davanti a sé i carabinieri dai quali voleva sfuggire visto ciò che aveva appresso. Ha anche spiegato di avere con sé la droga per uso personale, ma la quantità pari a un’ottantina di dosi e ciò che poi è stato ritrovato in casa non hanno convinto la giudice che ha così deciso di assegnare la misura cautelare. (e.carta)
