La Nuova Sardegna

Oristano

I sindacati all’attacco «Intervenga il prefetto»

di Michela Cuccu
I sindacati all’attacco «Intervenga il prefetto»

Cgil, Cisl, Uil e Cimo accusano la Assl di non aver rispettato alcun impegno «A dicembre avevano assicurato interventi risolutori. Da allora solo parole»

22 aprile 2021
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ORISTANO. Tra Assl e sindacati adesso è scontro ed ora, Cgil, Cisl, Uil e Cimo chiedono l’arbitrato del prefetto. Tutti gli interventi la cui realizzazione, data anche l’emergenza covid era data per imminente, come ad esempio, l’area filtro del pronto soccorso del San Martino che ancora non c’è o le nuove assunzioni che avrebbero dovuto colmare gli enormi vuoti di organico negli ospedali, non sono mai stati realizzati. Stanchi di attendere i segretari provinciali di Fp Cgil, Sandro Fronteddu; di Fp Cisl, Salvatore Seoni; di Fpl Uil, Michele Zucca e del Cimo, Giampiero Sulis, hanno chiesto e ottenuto che fra qualche giorno, i vertici dell’Assl e di Ares, spieghino al nuovo prefetto, Fabrizio Stelo, i motivi che hanno impedito di mantenere gli impegni assunti a dicembre assieme all’assessore regionale alla Sanità. La richiesta di apertura di un tavolo di raffreddamento della vertenza, dove il prefetto, non è solo arbitro ma garante del mantenimento degli accordi raggiunti, è frequente quando gli interlocutori i privati, ma è piuttosto insolita nelle relazioni sindacali del settore pubblico: quanto basta per dare la misura dell’alto livello di tensione e di sfiducia che i rappresentanti dei lavoratori ripongono nella dirigenza della Assl. Un mese fa i sindacati avevano chiesto l’apertura di un tavolo permanente sui problemi della sanità oristanese, al prefetto Gennaro Capo, che a dicembre aveva convocato Assl, Ats e assessorato alla Sanità, per trovare soluzione alla vertenza sindacale. Non ottenendo risposte, pochi giorni fa hanno reiterato la richiesta, annunciando però, nel caso non fossero stati convocati, di tenere giovedì prossimo, due sit in di protesta davanti alla prefettura e al San Martino. Ma negli uffici di via Beatrice d’Arborea è imminente il passaggio di consegne tra Capo e Stelo. Il nuovo prefetto, che si insedierà ufficialmente lunedì prossimo, ha chiesto e ottenuto la sospensione della manifestazione per avere il tempo di acquisire le informazioni indispensabili per poter svolgere il ruolo di arbitro. «La manifestazione è solo sospesa: se nel frattempo il tavolo di confronto non sarà aperto, siamo pronti a tenerla tra due settimane»: è in sostanza il contenuto di una nota nella quale i sindacati fanno sapere di attendere una nuova convocazione. «A dicembre ci erano state fornite da Ats, Assl e assessore, ampie assicurazioni che le nostre richieste sarebbero state accolte, indicando tempi e modalità che facevano ben sperare concreti interventi per la messa in sicurezza e il ripristino di piena operatività dei presidi ospedalieri, il rafforzamento e ampliamento di presidi di sanità territoriale e delle unità dell’Usca – denunciano i sindacati – ma a distanza di mesi gli impegni sono disattesi». In questi mesi, spiegano ancora «si dovevano realizzare il reparto covid a Bosa, il recupero di funzionalità dell’ospedale di Ghilarza, il rafforzamento degli organici del San Martino, ed un ancor più massiccio intervento di radicamento dei presidi territoriali: non è accaduto nulla».

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