La Nuova Sardegna

Oristano

Arriva il nuovo prefetto ed è il più giovane d’Italia

di Enrico Carta
Arriva il nuovo prefetto ed è il più giovane d’Italia

Fabrizio Stelo ha 52 anni ed è al suo primo incarico. Subito la vertenza sanità Nei prossimi giorni avvierà gli incontri con Assl, medici e sindacati

27 aprile 2021
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ORISTANO. La voglia di parlare non sembra figlia solo dell’entusiasmo del primo incarico da prefetto. Giovanissimo, visto il ruolo, coi suoi 52 anni e qualche mese è il più giovane d’Italia. La sua prima nomina è freschissima e in città è arrivato qualche giorno fa, «giusto il tempo di fare una passeggiata per le vie del centro e di perdere l’orientamento. Ho dovuto usare il telefonino per ritrovare la strada di casa», dice sorridendo Fabrizio Stelo. Alle spalle ha una laurea in Scienze politiche, la tessera da giornalista pubblicista dal 1993 – «sogno mancato, ma senza rimpianti» – e prima di arrivare a Oristano ha lavorato al Ministero degli Interni e ancor prima è stato capo ufficio stampa delle Prefetture di Firenze e Livorno.

Di Sardegna conosce ben poco: qualche viaggio coi genitori durante l’infanzia, un week end tra Sassari e Alghero da ragazzo e i quattro passi in centro della domenica in zona rossa a Oristano. «Ma non è un problema – spiega – arrivo con lo spirito di chi vuole studiare per piacere e non solo per dovere. È indispensabile conoscere questa città e il territorio e mi piacerebbe sentirmi da subito oristanese. Sono pronto a fare il massimo in quel che mi compete e mi rimbocco le maniche per dare il meglio. Avrò modo di capire cosa mi sono perso in tutti questi anni in cui la Sardegna non è stata tra le mie esperienze di vita. La città è bella, ma inevitabilmente mi ha colpito vedere esercizi commerciali chiusi e ipotizzo che alcune serrande non fossero abbassate solo per via delle limitazioni ma per la crisi economica ormai prolungata. Ovviamente è un aspetto che tocca tutti da vicino, anche se il prefetto non ha grandi competenze sugli aspetti economici. Farò quel che posso».

L’agenda è già stilata. Prima di tutto i doverosi incontri istituzionali che serviranno anche per approcciarsi alle realtà che amministrano il capoluogo di provincia, quindi subito l’incontro per affrontare uno degli aspetti più critici del territorio ovvero quella vertenza sanità che ha ereditato dal predecessore Gennaro Capo, il quale ha preso servizio a Rieti.

«Ci siamo presi un attimo di pausa perché ho bisogno di capire meglio i contorni della vertenza – spiega Fabrizio Stelo – ma sarà la prima questione che affronterò. Sarà indispensabile un confronto immediato coi medici, con l’Assl, coi sindacati per sentire dalla loro voce quali siano i problemi e quali eventuali soluzioni si possano prospettare».

Sempre in ambito sanità, un aspetto non secondario è legato alla campagna vaccinale. «Anche questo – prosegue il nuovo prefetto – è uno degli aspetti della vertenza sanità. Pur non essendo una mia diretta competenza, mi adopererò per cercare di dare un’ulteriore spinta, anche se mi pare che nelle ultime settimane ci sia stata un’accelerata».

E poi una nota di colore. È romano, ma da 33 anni abita a Siena. Contradaiolo della Selva, parte avvantaggiato nel capire umori e sentimenti della Giostra.

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