La Nuova Sardegna

Oristano

Anche Eleonora si “veste” di viola

Anche Eleonora si “veste” di viola

Domani statua illuminata nella giornata internazionale contro la fibromialgia

11 maggio 2021
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ORISTANO. Domani sera, in occasione della giornata internazionale Fibromialgia, a partire dalle 20, la statua della Giudicessa Eleonora d’Arborea, nella piazza omonima, si illuminerà di viola, il colore simbolo della patologia. L’evento, organizzato dal Comitato Fibromialgici Uniti - Italia, si propone di sensibilizzare le istituzioni perché riconoscano la sindrome fibromialgica come patologia cronica invalidante e la inseriscano all’interno dei Lea (livelli essenziali di assistenza). In Sardegna sono circa 3 mila le persone affette da fibromialgia, oltre 600 in provincia. E la maggioranza, circa il 90 per cento, sono donne. Anna Ligia da qualche mese è la referente regionale dell’associazione. »Quest’anno abbiamo promosso l’iniziativa “facciamo luce sulla fibromialgia”. Un evento, nato nel 2019, che consiste nel far illuminare di viola un luogo simbolo dei Comuni che hanno aderito al nostro invito». E i Comuni sardi che hanno deliberato in tal senso sono stati oltre 80. La Sardegna, con la legge 5 del gennaio 2019, ha riconosciuto la diagnosi e la cura della fibromialgia, ma, al momento, data la complessità dell’accertamento clinico della stessa non l’ha inserita tra i livelli essenziali di assistenza. La fibromialgia è una malattia reumatica di origine sconosciuta che determina l’aumento della tensione muscolare, ma la sua presenza non viene evidenziata dagli esami strumentali, motivo questo alla base di varie controversie tra gli specialisti chiamati a diagnosticarla. Nei soggetti che ne sono affetti, la patologia, causa dolore di tipo cronico diffuso e provoca gravi disturbi, oltre che a livello muscolare e articolare, anche insonnia, cefalea, fastidi all’apparato digerente, che vanno ad intaccare il sistema nervoso centrale e per i quali, al momento, non esiste cura. Contro il dolore cronico, infatti, vengono prescritti antidepressivi, miorilassanti oppioidi e terapie non convenzionali, come: agopuntura, ozonoterapia, diete particolari e movimento fisico. «Appena sarà possibile – conclude Anna Ligia – organizzeremo incontri pubblici informativi a Oristano, per informare l’opinione pubblica circa l’incidenza e le problematiche causate dalla la fibromialgia, una malattia subdola che colpisce in gran parte le donne. Domani, dalle 20 in poi, in piazza Eleonora, saremo presenti io e un’altra referente dell’associazione».

Piero Marongiu

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