La Nuova Sardegna

Oristano

Cabras le strade per il Sinis sono ridotte a mulattiere

Cabras le strade per il Sinis sono ridotte a mulattiere

Una associazione ambientalista locale ne denuncia il degrado al Comune «Dovrebbero essere il nostro biglietto da visita, diventano spesso un incubo»

22 maggio 2021
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CABRAS. Piene di pietre e buche, spesso insidiose per le auto, quando piove tanto, talvolta inaccessibili. Il modo in cui si presentano oggi le strade del Sinis di Cabras non è certo un bel biglietto da visita per un comune che intende fare del turismo la sua vocazione predominante. Il tutto si somma a strade provinciali di accesso ai mari strette e a loro volta pericolose. A denunciare la situazione è l'Associazione per la tutela e la promozione del territorio, presieduta da Dario Cossu, che ha inviato una lettera a Comune e provincia di Oristano. «In Sardegna – sottolinea – non esiste nessun altro comune costiero che abbia una situazione di così gravi carenze come Cabras. Le strade comunali lungo la fascia costiera, in particolare quelle che consentono l’accesso alle 'perle' del nostro territorio (Seu, Maimoni, Mari Ermi, Portu Suedda, Su Tingiosu) presentano enormi ritardi e vertono in situazioni di totale abbandono». La situazione attuale, secondo l'Associazione, è il frutto di scarsa attenzione che si è perpetrata nel passaggio fra le varie amministrazioni: «Tante amministrazioni non hanno mai provveduto a realizzare infrastrutture stradali degne di questo nome. Così camminare nelle strade attualmente esistenti significa imbattersi in buche e fango d’inverno e alti polveroni d’estate». Non va molto meglio alle strade interne di campagna, dove «ci si imbatte spesso in strade abbandonate piene di grosse buche, salvo i più recenti e lodevoli interventi nelle strade periferiche». Ne consegue, secondo Cossu, che «Cabras, paese ricco di risorse, accusa un enorme ritardo rispetto ad altre realtà locali della nostra provincia. E anche nella toponomastica sarebbe bello realizzare, in materiali ecologici, dei cartelli che indichino dove portano le strade e i nomi antichi delle spiagge e dei luoghi». Non va meglio alle strade provinciali di accesso ai mari del litorale: «Sono poche ed esteticamente insignificanti, salvo qualche rara eccezione, le rotonde comunali, quasi inesistenti quelle provinciali: l’unica esistente tra via Leopardi e l’area artigianale si presenta coperta di erbacce e spazzatura, mentre potrebbe essere un’area verde a vantaggio del senso del bello e del decoro cittadino e meriterebbe una sistemazione definitiva». Non solo: «Segnaliamo al Commissario provinciale la pericolosità della strada Cabras-San Giovanni di Sinis, che tenderà sicuramente ad aumentare con l’arrivo della bella stagione per i sempre più numerosi ciclisti. Basterebbe allargare la carreggiata alle attuali banchine, e portare queste ultime a livello dell'attuale strada». L'intervento permetterebbe anche un risparmio economico: «Il passaggio continuo dei pedoni e dei ciclisti impedirebbe quasi del tutto la crescita dell’erba – sostiene l'Associazione – e senza progetti faraonici e grandi spese si potrebbero avere in breve tempo due piste ciclabili in terra battuta, larghe quanto necessario per il passaggio di un pedone o di un ciclista».

Paolo Camedda



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