La Nuova Sardegna

Oristano

Amianto a Mari Ermi, verifiche vicino all’arenile

Amianto a Mari Ermi, verifiche vicino all’arenile

Il Comune di Cabras dopo i controlli bonificherà l’area, presto interdetta La segnalazione dai privati che hanno poi informato l’associazione ex esposti

24 giugno 2021
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CABRAS. Rifiuti pericolosi, probabilmente in cemento-amianto, abbandonati nel Sinis, a poche decine di metri dall'arenile, nel tratto di costa fra Mari Ermi e Porto Suedda. La segnalazione arriva da alcuni cittadini e turisti che hanno denunciato il preoccupante ritrovamento all'Associazione regionale ex esposti amianto che a sua volta ha provveduto a darne notizia alle autorità. «Ancora una volta a inizio stagione estiva giungono segnalazioni da parte di turisti di probabile presenza di detriti in cemento amianto presso i nostri arenili – scrive l'associazione – questa volta la segnalazione riguarda il territorio del Sinis, una delle zone più belle della Sardegna. Abbiamo informato il comune di Cabras e il corpo forestale provinciale al fine di accertare se quanto segnalato dai turisti è realmente amianto». L'amministrazione lagunare provvederà ad attuare nei prossimi giorni tutte le misure prudenziali per mettere in sicurezza l'area. «Ci tengo a ringraziare l'Associazione regionale ex esposti amianto della Sardegna per la segnalazione – ha dichiarato l'assessore con delega all'Ambiente, ai rifiuti e al controllo del territorio, Marco Emilio Mascia – fanno un’opera sempre puntuale e precisa di verifica e sorveglianza del territorio. In questo caso parliamo di una fibra killer, da non sottovalutare. Ben vengano segnalazioni di questo tipo al fine di ovviare al problema». Il primo passo sarà accertare la reale consistenza dei rifiuti segnalati. «Ho appreso oggi la notizia dai media – spiega Mascia – ma non ho ancora verificato con l'ufficio tecnico, che ha la responsabilità in materia ambientale. La procedura che intendo seguire è questa: occorre preliminarmente fare un sopralluogo, verificare di cosa si tratta e affidare ad un'indagine chimica la natura di questo ritrovamento. Se risultasse confermata la presenza di amianto, a quel punto si procederebbe a chiudere l'area e ad avviare le procedure di bonifica». Non bisognerà perdere troppo tempo: «Da quanto ho capito, la zona non è molto distante dalla spiaggia – afferma l'assessore all'Ambiente – e c'è il rischio, in piena stagione estiva, che qualcuno possa entrare in contatto anche inavvertitamente con questi rifiuti». Ferma condanna, infine, per chi abbandona rifiuti speciali nel territorio. «Ravviso in primo luogo l'inciviltà delle persone che abbandonano rifiuti di questo tipo – ha detto Mascia – probabilmente si rifugiano in queste azioni per il fatto che la bonifica ha naturalmente un costo. Ciò però non può essere una giustificazione. C'è inciviltà e totale menefreghismo verso l'ambiente e la salute pubblica».(p.camedda)

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