La Nuova Sardegna

Oristano

«Francesco introverso ma tranquillo»

«Francesco introverso ma tranquillo»

Omicidio di Genoni parla Daniela Fenu sorella dell’assassino di Roberto Vinci

29 giugno 2021
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GENONI. «Dopo la separazione dei nostri genitori, siamo stati divisi: io sono stata allevata dai nonni di Gesturi, Francesco invece rimase con il babbo, mentre la mamma ritornò a vivere a Mogorella».

Non deve essere stato facile, ieri, per Daniela Fenu, testimoniare al processo che vede suo fratello, Francesco, di 25 anni, unico imputato e reo confesso dell'omicidio di Roberto Vinci raggiunto da due fucilate mentre in bicicletta rientrava a casa dopo il lavoro nei campi.

Daniela, che vive lontana da Genoni, di quella brutta sera di agosto di due anni fa, non poteva certo riferire. Chiamata dagli avvocati Luigi Porcella e Francesco Marongiu, che difendono il fratello, ai giudici della Corte d'Assise (presidente Giovanni Massidda, a latere Stefania Salis) la giovane ha raccontato dell'infanzia non facile dei tre fratelli che nonostante vivessero lontani, sono sempre rimasti in contatto tra loro, anche adesso che Francesco è in carcere.

«Francesco è sempre stato un ragazzo introverso e tranquillo, non ha mai dato problemi», ha detto Daniela che confermando le difficoltà economiche del giovane, ha ricordato come suo fratello non si tirasse indietro se c’era da lavorare per raggranellare qualche soldo.

Le altre testimonianze sono servite a delineare il carattere della vittima, che come ha riferito Antonello Canu, psichiatra della struttura che lo seguiva durante la disintossicazione dall'alcol, aveva un carattere irruento, tanto da aver aggredito in passato alcuni medici.

Contrariamente ai testimoni della precedente udienza, che avevano detto che Roberto Vinci avesse smesso con il bere, ieri, un giovane di Genoni, Lorenzo Serra, ha invece raccontato come una sera lui stesso fosse dovuto intervenire a difendere suo padre, insultato da Vinci visibilmente alterato dall'alcol. Il processo proseguirà il 14 luglio, quando il padre della vittima, che ieri avrebbe dovuto deporre in aula, testimonierà in una videoconferenza disposta dal Presidente della Corte. (michela cuccu)

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