La Nuova Sardegna

Oristano

Paesi in lite per la donna di roccia

di Maria Antonietta Cossu
Paesi in lite per la donna di roccia

Austis e Neoneli si contendono l’area dove sorge Sa Cabrarissa, uno dei massi più singolari dell’isola

29 luglio 2021
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NEONELI. Misteriosa e contesa tanto da innescare una guerra di campanile. Neoneli reclama la proprietà di Sa Crabarissa, la roccia granitica che svetta fra le distese di lecci e sughere ai confini delle province di Oristano e Nuoro e di cui Austis ha sempre rivendicato la titolarità. Ma se in passato la disputa si è mantenuta su toni più o meno bonari, adesso ha improvvisamente assunto i contorni di uno scontro istituzionale.

Ad accendere la miccia delle polemiche è stata l'iniziativa di un improvvisato comitato di benvenuto che domenica scorsa ha tentato di andare incontro a un gruppo di turisti in partenza dall'Oasi di Assai e diretti a Sa Crabarissa. Per motivi non ancora chiari la visita al monumento naturale organizzata da un tour operator è stata annullata (sapevano forse dell’invasione? ndr) ma è un fatto che l'atto dimostrativo degli austesi, pronti a esibire uno striscione in cui ricordavano l'appartenenza della rocca al loro Comune, abbia indisposto gli amministratori di Neoneli e la comunità.

L'iniziativa del gruppo spontaneo è stata percepita dagli abitanti di Neoneli come un atto provocatorio ma, anche se nessuno lo ammette, lo stesso devono aver pensato una cinquantina di abitanti del centro barbaricino nel momento in cui hanno saputo della visita guidata organizzata da altri in quella che considerano casa loro.

Fatto sta che l'iniziativa, anche se mancata, ha suscitato stupore e irritazione a Neoneli «Non ricordo neanche più da quanto tempo vada avanti questa diatriba, ma visti i toni ironici che l'hanno sempre caratterizzata, quasi al limite dello sfottò, questo atteggiamento mi sorprende», commenta il sindaco Salvatore Cau, deciso a chiarire una volta per tutte l’importante questione. «Per quello che mi risulta Sa Crabarissa ricade nel nostro territorio, ma dato che ad Austis sono convinti dell'esatto contrario, e che entrambe le parti rimarranno arroccate nelle rispettive posizioni, ho deciso di affidare a un professionista l'incarico di individuare esattamente i confini di Neoneli. Tramite posta certificata ho proposto al mio collega di agire in maniera congiunta», annuncia Salvatore Cau, che ai vicini lancia un guanto di sfida, amministraivo-topografica, ma tende anche la mano. L'obiettivo dichiarato è infatti di dirimere una volta per tutte la questione e nel contempo di evitare che le parti in causa cedano a pericolose tentazioni campanilistiche.

«Sono disposto a fare un passo indietro se i rilievi cartografici non ci dovessero dare ragione», è l'impegno assunto da Cau, che chiede ai “dirimpettai” di fare altrettanto.

«Auspico che una volta stabiliti i confini prendiamo tutti atto delle risultanze senza creare divisioni inutili e improduttive. Dovremmo lavorare insieme per promuovere i nostri territori, a prescindere dalla posizione del monumento naturale».

Purtroppo per il sindaco di Neoneli la proposta di una verifica sui confini non ha incontrato il favore del primo cittadino di Austis Benedetto Pitzeri, disposto a valutare la situazione ma per nulla intenzionato a disconoscere la proprietà del sito naturalistico. «Devo consultarmi con la mia amministrazione, siamo aperti al dialogo ma non so se saremmo disposti a fare un riconfinamento. I documenti del catasto parlano chiaro, Sa Crabarissa ricade nel nostro comune», sostiene Pitzeri. «Lo sanno tutti e fare questa rilevazione non avrebbe senso, soprattutto senza un contraddittorio, perché non credo che saremo disposti a rivedere i confini, di due province poi. Tuttavia esamineremo la cartografia e decideremo il da farsi, ma per noi fanno fede le mappe catastali. Se ci sarà da collaborare lo faremo – conclude il sindaco di Austis – ma non credo si possano rettificare i confini».

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