La Nuova Sardegna

Oristano

Case su terreni demaniali, forse soluzione in vista

di Davide Pinna
Case su terreni demaniali, forse soluzione in vista

Svolta in Parlamento per il caso degli immobili edificati in terreni con usi civici In provincia riguarda 86 Comuni su 88, a Torregrande 211mila metri quadri

15 agosto 2021
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ORISTANO. Se sarà la soluzione definitiva, è ancora presto per dirlo. Tuttavia, per le centinaia di oristanesi che non possono né vendere né ristrutturare la propria abitazione a causa degli usi civici, c’è uno spiraglio in vista. Il 21 luglio la Camera ha approvato un emendamento presentato dal deputato dei Cinque Stelle, Alberto Manca, che autorizza le Regioni a trasferire i diritti di uso civico dalle terre ormai compromesse dagli interventi edilizi a quelle meritevoli di tutela ambientale e paesaggistica. C’è però da tenere in conto un limite temporale: il provvedimento potrà essere applicato solo alle urbanizzazioni avvenute prima del 1985 e bisognerà valutare caso per caso, prima di procedere.

Si tratta in ogni caso dell’ingranaggio mancante, che sinora ha impedito alle tante delibere di trasferimento degli usi civici approvate negli ultimi anni dai comuni di ricevere il via libera definitivo dagli uffici regionali. Gli usi civici sono presenti in 86 degli 88 comuni della Provincia, e nel capoluogo non riguardano solo terreni delle campagne, ma anche zone ormai urbanizzate da tempo. È soprattutto a Silì e Torregrande che sono gravate dal vincolo numerose aree edificate, anche attraverso strumenti di edilizia agevolata come i piani di zona, con centinaia di famiglie e decine di ettari coinvolti. Solo nella borgata marina l’ultima delibera del consiglio comunale riguardava 211mila metri quadri.

Tutti concordano sul fatto che gli usi civici non abbiano più alcuna ragion d’essere in quei terreni, ma fino a oggi è stato impossibile sbloccare la situazione e trasferirli in altre zone. Nel corso degli anni le amministrazioni comunali, per distrazione o nella speranza che nessuno se ne ricordasse, hanno dato il via libera a lottizzazioni residenziali. Tutto regolare, finché, al momento di vendere o ristrutturare, i proprietari scoprivano che a loro appartenevano le mura, ma non il terreno su cui poggiano.

Ora potrebbe arrivare la soluzione, e il sindaco Andrea Lutzu ha già annunciato in consiglio comunale che la giunta e gli uffici sono al lavoro per predisporre gli atti necessari a rendere finalmente operativi i trasferimenti degli usi civici approvati negli ultimi anni. Molto soddisfatto del risultato ottenuto dal suo collega di partito, il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Alessandro Solinas: «È una buona notizia, soprattutto per il territorio oristanese. Un grande risultato in un periodo di crisi economica, dato che gli interessati potranno accedere a bandi comunitari e alle agevolazioni fiscali per gli interventi edilizi previste nel decreto rilancio».

Il consigliere oristanese però punta il dito contro la Regione e ha presentato, insieme ai suoi colleghi di partito, una mozione per sollecitarne l’intervento: «L’amministrazione regionale, sta agendo con un ritardo inaccettabile, considerata la portata del problema e il numero di cittadini e comuni coinvolti. Non ha infatti ancora emanato le nuove direttive per lo svolgimento dei procedimenti amministrativi sugli usi civici, fondamentali per sbloccare lo stallo».

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