La Nuova Sardegna

Oristano

In cammino “Sulle orme di Virginio”

In cammino “Sulle orme di Virginio”

Dal Sulcis sino a Milis per promuovere l’insegnamento di professor Bettini

15 agosto 2021
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MILIS. Partiti qualche giorno fa da Portoscuso, domani sera arriveranno a S’Ena Arrubia per poi proseguire verso Oristano, Mari Ermi, Putzu Idu e infine a Milis. Sono una ventina gli allievi ed ex allievi del professor Virginio Bettini, alcuni arrivati dalla Penisola, altri da Francia, Svizzera e Olanda, che in memoria del docente scomparso improvvisamente a settembre dello scorso anno, sono in Sardegna per ripercorrere i suoi passi. Non a caso battezzata “Sulle orme di Virginio”, questa passeggiata lunghissima nel sud ovest della Sardegna, attraverso le zone minerarie e lungo la costa, è organizzata dall’associazione FuoriVia «per promuove la pratica del camminare e del viaggio lento in tutte le sue forme, oltre che le pratiche del turismo sostenibile e solidale, la riscoperta di itinerari storici, naturalistici e culturali attraverso la ricerca, lo studio e l’analisi sul campo», spiega il vice presidente dell’associazione, Auro Michelon.

Da circa vent’anni studenti, ricercatori e appassionati percorrono a piedi i paesaggi d’Europa, interagendo con le comunità interessate da tali percorsi attraverso l’ascolto, il coinvolgimento attivo e la progettazione partecipata che mira allo sviluppo territoriale. Appunto il progetto ideato e portato avanti dal professor Virginio Bettini, che insegnò all’università di Venezia e poi Valutazione di impatto ambientale all’ateneo di Sassari, ma fu anche parlamentare europeo, e padre di quella che grazie a lui chiamiamo Valutazione di impatto ambientale.

Profondo conoscitore della Sardegna, le sue azioni e le sue battaglie hanno rivoluzionato il sistema di approvazione dei progetti per le opere che possono incidere sul territorio, aiutato a tutelare l’ambiente e il paesaggio d’Italia e della Sardegna in particolare. Ogni tappa della camminata da Portoscuso a Milis si conclude con incontri con esperti, docenti, amministratori e comunità locali del territorio sui problemi e sulle potenzialità di sviluppo. «In questi giorni abbiamo incontrato anche chi direttamente si occupa della gestione e valorizzazione del territorio, come nel caso di Giampiero Pinna, padre del parco Geominerario – spiega Chiara Rosnati, una delle partecipanti all’evento –. È importante, per noi, avere la possibilità di ottenere occasioni d’incontro e di dialogo per comprendere la storia e le dinamiche dei luoghi, i progetti e la pianificazione».

Michela Cuccu

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