La Nuova Sardegna

ARDAULI. Il Comune tenta per la terza volta in pochi mesi di affidare in concessione il frantoio giocandosi forse l'ultima carta prima dell'apertura della nuova annata olearia. Rispetto ai bandi pubblicati in occasione delle gare precedenti, andate entrambe deserte, le condizioni economiche sono rimaste immutate perché ritenute già vantaggiose per i potenziali concessionari. Tuttavia l'amministrazione ha introdotto una novità con l'obiettivo di aumentare le possibilità di attrarre gli investitori, di destare quell'interesse che la proposta di un canone abbordabile, da sola, non è riuscita a suscitare. Questo l'uovo di Colombo: all'aggiudicatario sarà data la possibilità di scegliere se pagare l'affitto o chiedere di commutare la somma dovuta in prestazioni d'opera. In quel caso il gestore potrà sostituire il pagamento del canone annuo con attività di manutenzione e pulizia del verde pubblico preventivamente concordate con l'ufficio tecnico comunale. L'importo richiesto dall'ente locale parte da una base di tremila euro all'anno, che sarà maggiorata in sede di gara attraverso offerte al rialzo non inferiori al 5 per cento dell'ammontare complessivo previsto per la durata quinquennale della concessione. «Abbiamo inserito l'opzione delle prestazioni lavorative per cercare di agevolare il futuro gestore qualora trovasse difficoltà a pagare il canone e rendere in questo modo più appetibile la gestione dell'impianto», spiega il vicesindaco Marco Deiana, che si mostra ottimista sull'esito del nuovo tentativo. «Ormai il tempo stringe, se non dovessimo riuscire ad appaltare prima che inizi l'annata olearia dovremmo tenere il frantoio ancora chiuso e sarebbe un peccato dato che nei primi undici anni di attività ha lavorato benissimo. Ma stavolta sono fiducioso sul fatto che qualche operatore si presenterà». Ai primi di settembre si saprà se l'originale alternativa avrà fatto breccia in una potenziale platea di candidati. (mac)