La Nuova Sardegna

Oristano

La promessa: «Due anestesisti entro fine anno»

di Davide Pinna
La promessa: «Due anestesisti entro fine anno»

L’assessore Nieddu annuncia novità per il San Martino davanti ai presidenti dei distretti sanitari

09 settembre 2021
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ORISTANO. Le promesse ci sono, come capita da tempo, ma per i fatti bisognerà aspettare. Al termine dell’incontro cagliaritano di ieri con l'assessore regionale Mario Nieddu, il commissario dell’Ats Massimo Temussi e il commissario dell’Assl di Oristano Giorgio Steri sulla sanità oristanese, il sindaco Lutzu si definisce parzialmente soddisfatto, mostrando al contempo diffidenza e ottimismo: «Non abbiamo avuto le risposte che attendevamo, però su alcuni fronti qualcosa di positivo è arrivato». All’incontro hanno preso parte anche il sindaco e presidente del distretto sanitario di Ghilarza Stefano Licheri, il sindaco di Ales e presidente del distretto sanitario di Ales-Terralba Francesco Mereu e il consigliere regionale Emanuele Cera. Il dossier sul tavolo è sempre lo stesso e riguarda i problemi della medicina territoriale e dei poliambulatori, le difficoltà del pronto soccorso del San Martino e degli altri ospedali della provincia e la carenza di anestesisti e pediatri.

Già l’anno scorso da Cagliari erano state promesse assunzioni per il potenziamento del San Martino che poi non ci sono state, con tutti i disagi che ne sono conseguiti. A partire dal problema degli anestesisti, troppo pochi a Oristano, fatto che ha determinato rallentamenti e stop alle operazioni chirurgiche. Un quadro insostenibile, sicuramente aggravato dall’emergenza sanitaria, ma che affonda le sue radici in problemi strutturali. «Entro novembre, al massimo fine anno – afferma Lutzu – ci saranno a Oristano due anestesisti in più e arriveranno anche degli specializzandi, così da agevolare la situazione per la chirurgia e le emergenze».

Il potenziamento dell’organico dovrebbe arrivare anche per il pronto soccorso del San Martino: «Nei prossimi giorni ci sarà proposta una soluzione per la notte, quando c’è un solo medico e la situazione diventa insostenibile». Le prospettive sono positive anche per la medicina territoriale e il problema della carenza delle guardie mediche: «Nei prossimi giorni ci sarà un incontro col commissario Steri per mettere a fuoco la soluzione di questi problemi». Si vedrà se alle parole seguiranno i fatti, intanto il 24 settembre il Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano manifesterà a Cagliari insieme agli altri movimenti dell'isola a tutela della sanità.

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