La Nuova Sardegna

Oristano

Giovani propositivi ma istituzioni distanti

Giovani propositivi ma istituzioni distanti

A Seneghe due giornate di confronto con ragazzi provenienti da cinque regioni Il Progetto Arco che li ha visti partecipi è finanziato dal programma Erasmus

17 ottobre 2021
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SENEGHE. I giovani hanno voglia di impegnarsi nella vita comunitaria però non vengono coinvolti nei processi decisionali che li riguardano. Questo è quanto emerge dal meeting programmato dal progetto Arco appena concluso, che ha visto la partecipazione di ragazzi provenienti da cinque paesi della penisola, Seneghe compreso. Due giornate di dibattiti, incontri e confronti tra i giovani e le istituzioni, definiti da tutti i partecipanti proficui e positivi. Il progetto Arco è finanziato dal programma Erasmus Plus ed è rivolto alle comunità interne sul Community Management rurale, il cui obiettivo è quello di mettere i giovani in connessione con le amministrazioni pubbliche. A sostenerlo e promuoverlo l’amministrazione comunale retta dalla commissaria Graziella Madau, particolarmente attenta alle problematiche riguardanti il mondo giovanile. Presenti i ragazzi di Condove (Piemonte), Petruro Irpino (Campania), Tiggiano (Puglia) e Genazzano (Lazio), che fanno parte del progetto. «Chiediamo – scrivono i giovani seneghesi – l’attivazione di politiche di sviluppo dell’ambiente naturale e urbanizzato, dell’uguaglianza di genere e dell’inclusione, di essere supportati nella creazione di reti che ci consentano di interagire con gli altri attori del territorio, di essere coinvolti nel confronto istituzionale attraverso la partecipazione ai processi decisionali in materia di sviluppo territoriale e, infine, l’attivazione di politiche che consentano l’accesso alla cultura, all’educazione formale e non formale, del tempo libero e della vita associativa». Silvia di Passio, community manager e coordinatrice del progetto Arco, sottolinea: »I giovani non sono un problema che gli adulti devono risolvere ma una risorsa da ascoltare, valorizzare e coinvolgere in ogni aspetto della vita comunitaria». Per Giovanni Cubadda, 23 anni informatico seneghese «si tratta di diverse attività che coinvolgono i ragazzi del paese anche attraverso laboratori online mirati, che stanno riscontrando grande interesse». Michele Cubadda, 30 anni, laurea all’accademia delle belle arti, dice: «durante il periodo di chiusura dovuto alla pandemia abbiamo distribuito dei questionari ai giovani per capire quali fossero le loro esigenze. Uno dei problemi emersi riguarda la carenza di spazi d’incontro e confronto, ma anche la diffidenza verso la vita associativa, che però, anche grazie al progetto Arco si sta superando». Giacomo Cazzato, sindaco di Tiggiano (Puglia), parla di esperienza positiva «…che tornerà utile in chiave futura a tutti i ragazzi partecipanti». Domani alcuni giovani di Seneghe andranno a Barcellona, dove sono attesi da due progetti sulle linee europee per i cittadini.

Piero Marongiu

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