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agricoltura 

Dall’Emilia Romagna a Cabras per studiare le tecniche del futuro

di Paolo Camedda
Dall’Emilia Romagna a Cabras per studiare le tecniche del futuro

CABRAS. L’azienda risicola iFerrari rappresenta una delle numerose eccellenze all’interno della produzione del riso a livello nazionale, sia per i prodotti di alta qualità immessi in commercio, con...

26 ottobre 2021
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CABRAS. L’azienda risicola iFerrari rappresenta una delle numerose eccellenze all’interno della produzione del riso a livello nazionale, sia per i prodotti di alta qualità immessi in commercio, con la linea da tavola “I chicchi d’Angelo”, nondimeno per le tecniche agricole all’avanguardia utilizzate nella coltivazione. Nelle scorse settimane, durante i giorni in cui avviene la raccolta del riso, la ditta ha ricevuto proprio per questo motivo la visita di importanti ospiti: a Cabras sono arrivati infatti il presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue Francesco Vincenzi e una delegazione di direttori e presidenti appartenenti ai Consorzi di bonifica dell’Emilia Romagna.

I visitatori non certo casuali erano desiderosi di fare conoscenza delle tecniche dell’agricoltura di precisione adoperate dall’azienda iFerrari grazie alla partecipazione a un innovativo piano di lavoro sviluppato tramite una partnership con MedSeA, la Mediterranean Sea and Coast Foundation, con la Coldiretti di Oristano e con la società Liverani Servizi, nell’ambito del progetto di cooperazione internazionale Maristanis.

L’obiettivo ambizioso è quello di abbattere i consumi idrici in agricoltura e di ridurre l’impatto ambientale delle stesse colture. Durante la visita, grazie alla presenza di Andrea Liverani, esperto pilota di droni appartenente alla Smart Geo Survey, è stato possibile mostrare dal vivo agli ospiti una simulazione con il drone di ciò che avviene normalmente nei campi di riso dell’azienda iFerrari. Andrea Liverani, 24 anni, vincitore dell’Oscar Green Nazionale promosso da Coldiretti Giovani, ha spiegato che attraverso l’impiego del drone, è possibile monitorare in modo preciso e dettagliato lo stato di salute delle coltivazioni. I dati rilevati in volo vengono poi trasmessi a un software che, a sua volta, li incrocia con altri dati trasmessi da sensori multispettrali inerenti la radiazione solare e la risposta delle piante.

Tutte queste informazioni permettono di individuare l’indice di vitalità del riso, il suo stress idrico, eventuali attacchi da agenti patogeni, l’umidità e la temperatura del terreno. I primi rilevamenti possono essere effettuati tramite il drone già 10-15 giorni dopo la semina, e questo consente di intervenire tempestivamente e in maniera localizzata nei casi in cui ve ne sia la necessità per ottimizzare il raccolto. Si stima che attraverso l’uso della tecnologia, l’azienda iFerrari abbia risparmiato circa il 20 per cento di risorsa idrica e concimazione, ottimizzando il raccolto.

Al termine della visita all’azienda cabrarese, il presidente Anbi e tutti i visitatori dei Consorzi di bonifica dell’Emilia Romagna hanno potuto assistere anche alle fasi della mietitura e dell’essicazione del riso. Attraverso il progetto Maristanis e l’uso dell’agricoltura di precisione, l’azienda oristanese iFerrari costituisce ormai, nel settore risicolo, un esempio da seguire a livello nazionale.

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