Al Museo diocesano la mostra MADRI
Dedicata alla figura femminile nella ceramica italiana degli anni Venti
29 ottobre 2021
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ORISTANO. Il Museo Diocesano Arborense inaugura domani alle 18 la mostra “MADRI. Arte paesana nella ceramica moderna italiana” curata da Antonello Carboni e Silvia Oppo.
La ceramica italiana ha vissuto un indimenticabile momento di splendore artistico e commerciale soprattutto negli anni Venti e Trenta del secolo scorso, anche in aree allora del tutto periferiche come lo era la nostra isola.
Le aspirazioni e i gusti di una crescente borghesia vengono intercettate da alcune industrie italiane di produzione ceramica seriale che, attraverso una esuberanza decorativa lussuosa ed elitaria in aperto contrasto con le provocatorie deformazioni delle Avanguardie, determinarono quel gusto Déco capace ancora di ridefinire l’arte come uno strumento necessario per riconfigurare la propria percezione del sé, comunicare il posizionamento sociale e riarmonizzare il proprio vivere quotidiano. Quella produzione riemerge nella mostra dedicata agli autori sardi e alle loro creazioni. Il Museo Diocesano ospita circa sessanta pezzi dedicati alla figura femminile, declinata nell’idea di un decoro in Arte paesana in auge in quegli anni, che ha esportato nel mondo i connotati estetici del nostro regionalismo anche per mano di eccellenti autori sardi che nelle fabbriche torinesi hanno prestato il loro design. La mostra sarà visitabile il giovedì e il venerdì dalle 17 alle 20, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, fino al 23 gennaio 2021.
La ceramica italiana ha vissuto un indimenticabile momento di splendore artistico e commerciale soprattutto negli anni Venti e Trenta del secolo scorso, anche in aree allora del tutto periferiche come lo era la nostra isola.
Le aspirazioni e i gusti di una crescente borghesia vengono intercettate da alcune industrie italiane di produzione ceramica seriale che, attraverso una esuberanza decorativa lussuosa ed elitaria in aperto contrasto con le provocatorie deformazioni delle Avanguardie, determinarono quel gusto Déco capace ancora di ridefinire l’arte come uno strumento necessario per riconfigurare la propria percezione del sé, comunicare il posizionamento sociale e riarmonizzare il proprio vivere quotidiano. Quella produzione riemerge nella mostra dedicata agli autori sardi e alle loro creazioni. Il Museo Diocesano ospita circa sessanta pezzi dedicati alla figura femminile, declinata nell’idea di un decoro in Arte paesana in auge in quegli anni, che ha esportato nel mondo i connotati estetici del nostro regionalismo anche per mano di eccellenti autori sardi che nelle fabbriche torinesi hanno prestato il loro design. La mostra sarà visitabile il giovedì e il venerdì dalle 17 alle 20, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, fino al 23 gennaio 2021.
