La Nuova Sardegna

Oristano

La legge Omnibus tradisce Samugheo

La legge Omnibus tradisce Samugheo

Invece Mogoro, l’altro centro simbolo dell’Artigianato Artistico, ha visto mantenute in consiglio regionale le promesse

12 dicembre 2021
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SAMUGHEO. Per qualche sindaco la tanto decantata Legge-Omnibus ha un retrogusto amaro. A Samugheo c'è chi l'ha ribattezzata legge-beffa ritenendo che sia stato parzialmente tradito l'impegno assunto dal consiglio regionale attraverso l'emendamento che prevedeva un contributo di 90mila euro per la mostra sull'artigianato artistico. Il Comune del Barigadu riceverà 51mila euro, poco più della metà delle dotazioni annunciate. Le spese contabilizzate e notificate alla Regione a conclusione dell'evento espositivo troveranno una totale copertura nel finanziamento pubblico, ma l'ente locale non vedrà un solo centesimo della quota eccedente. Un boccone difficile da digerire per chi aveva fatto affidamento sull'importo integrale con la convinzione di poter destinare le somme residue alla programmazione della prossima edizione di Tessingiu. Il sindaco non nasconde la delusione «L'incognita sulle risorse ha condizionato l'organizzazione della rassegna e con questa sorta di rimborso-spese siamo punto e a capo. Con l'incertezza fino all'ultimo delle disponibilità finanziarie non si può programmare come si vorrebbe», sostiene Basilio Patta. «Diverso sarebbe il discorso se ci fosse concessa la possibilità di utilizzare i residui vincolandone la destinazione all'organizzazione della prossima manifestazione, ma così non è. Pertanto nel 2022 ci vedremo costretti a operare ancora nell'incertezza. Possiamo solo augurarci che vengano inseriti dei fondi nella Finanziaria. In caso contrario dovremmo operare nelle stesse, precarie condizioni in cui ci siamo ritrovati quest’anno», conclude Patta. Aria diversa si respira a Mogoro, l'altra culla dell'artigianato tessile interessata dall’emendamento. Il correttivo è lo stesso che ha alimentato e poi ridimensionato le aspettative dell'amministrazione samughese, con la differenza che il comune dell'Alta Marmilla riceverà per intero il contributo previsto. Il motivo è semplice: gli investimenti fatti in occasione della 60edizione della Fiera e la sovvenzione regionale inserita nella Omnibus si equivalgono.

«Abbiamo rendicontato tutti i 90mila euro spesi e il finanziamento è stato confermato», riferisce il sindaco Donato Cau, che da una parte commenta positivamente il sostegno finanziario ricevuto per il 2021, dall'altra invoca soluzioni che permettano agli organizzatori di giocare d'anticipo.

«Ad oggi non abbiamo riscontri su un eventuale intervento in Finanziaria, ma sarebbe auspicabile che fosse previsto un contributo pluriennale che ci garantisse una capacità di spesa tale da programmare la mostra dell'artigianato negli anni a venire, di operare concretamente sulla base di dotazioni certe».

Maria Antonietta Cossu

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