La Nuova Sardegna

Oristano

Un parco regionale nelle zone umide

di Michela Cuccu
Un parco regionale nelle zone umide

La proposta anticipata dall’assessore all’ambiente Lampis Il contratto di costa ha agevolato l’iniziativa regionale

18 dicembre 2021
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ORISTANO. Le zone umide dell’Oristanese diventeranno un parco regionale. Ad anticiparlo è stato l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis. Intervenendo all’assemblea plenaria del Contratto di Costa, tenutasi online, alla quale hanno partecipato rappresentanti dei settori produttivi (agricoltura, pesca e turismo) e dell’associazionismo, e i firmatari del contratto (11 sindaci firmatari, Provincia e Consorzio di Bonifica), Lampis ha anticipato che la Giunta regionale, accogliendo una proposta del suo assessorato, sta per deliberare in proposito. Lampis, ha espresso apprezzamento per il percorso compiuto dal 5 febbraio, data della sottoscrizione ufficiale del Contratto. «Tutto ciò che abbiamo inserito nel Contratto di Costa si potrà realizzare con il contributo dei Comuni coinvolti. Ma ci sono investimenti e progettualità di prospettiva che anche la Regione vuole accompagnare nella fase di riscatto di queste aree. Mi riferisco in particolare al progetto di realizzare un parco regionale quale strumento per una gestione integrata ed efficiente delle aree Natura 2000 dell’Oristanese». Il processo partecipativo, cominciato il 26 ottobre, ha visto gli esperti della Fondazione Medsea (rappresentato all’assemblea dal presidente, Alessio Satta) per conto del gruppo di Coordinamento, confrontarsi in diversi incontri con tutte le forze istituzionali, economiche, culturali e ambientaliste che operano nel golfo di Oristano, per chiarire loro le potenzialità del Contratto e raccogliere le proposte utili a renderlo un sistema articolato ed efficiente di amministrazione territoriale. L’idea del parco è piaciuta alle associazioni e agli imprenditori dei vari settori. «Il nostro territorio è caratterizzato dall’incapacità di trasformare le risorse in prodotti», ha detto in rappresentanza degli albergatori, Roberta Sanna «I viaggiatori che percorrono il golfo di Oristano lamentano l'assenza di un sistema che renda ambiente, cultura e turismo organici».Il presidente della Lipu di Oristano, Gabriele Pinna, ha sottolineato come il parco debba rappresentare un contesto importante per la protezione delle specie aviarie. Favorevoli anche Mauro Steri, responsabile di Legacoop Sardegna per il settore pesca: «Auspichiamo la partecipazione attiva del comparto ai lavori di stesura del regolamento», ha detto. Per Paolo Mele, presidente di Confagricoltura , la nascita del parco è «auspicabile». Per Sandro Pili, sindaco di Terralba e coordinatore dei Comuni «adesso non resta che avanzare con determinazione».

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