La Nuova Sardegna

Oristano

I Contadini ci credono, nominato il Componidori

di Enrico Carta
I Contadini ci credono, nominato il Componidori

Sartiglia, San Giovanni sceglie Francesco Loi. Con lui Daniele Ferrari e Luca Figus Ancora non si sa se la giostra si correrà, ma c’è già il nome del capocorsa

19 dicembre 2021
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ORISTANO. Ci vorrebbe la sfera di cristallo per sapere se la Sartiglia, che come tutto il resto delle attività è in balia del covid, si correrà. Alla tradizione e soprattutto al cuore però non si comanda e così, ieri sera, il gremio dei contadini ha scelto il suo componidori e i compagni di pariglia che lo accompagneranno in un’avventura che non si ancora se avrà il finale sperato o quello monco già vissuto con tanta amarezza un anno fa. Ma questi sono giorni di speranza e allora meglio guardare a febbraio con ottimismo. Il segnale l’ha dato ieri il presidente del gremio, Michele Pinna, che verso le 19.30 ha invitato la pariglia prescelta nella sede di Santu Giuanni ’e Froris.

Ha scelto uno che di cavalli e stelle se ne intende perché a guidare la Sartiglia di domenica 27 febbraio, la prima delle due giornate del carnevale oristanese, sarà Francesco Loi. Manager e allevatore assai conosciuto nel mondo dei cavalli, è uno che dà del tu alla giostra e alle stelle. Alla fine degli anni ’90 ha esordito alla Sartiglia e da allora, a parte una pausa per motivi di studio e un’altra per un grave infortunio, non ha mai mollato redini e sella. Accanto a lui ci saranno i compagni di pariglia Luca Figus e Daniele Ferrari. Il primo è cresciuto a pane e stelle, visto che proviene da una famiglia che da sempre si cimenta in via Duomo e via Mazzini, il secondo è oristanese di adozione e vanta un primato tutto suo. Date le sue origini cabraresi partecipa alla Corsa degli Scalzi, ma da qualche anno è stato ammesso anche alla Sartiglia.

Da ieri, tutti insieme, possono sgonare attendendo che i bollettini sanitari aprano davvero la porta alle possibilità di far svolgere la giostra che un anno fa non si era corsa. C’era stata solo una fugace vestizione e un’apparizione del componidori in via Duomo, senza compagni, per non interrompere secoli di tradizione. Quest’anno le previsioni non sono negative come lo scorso anno, ma tutto è ancora appeso a un filo. Giusto la scorsa settimana, il prefetto Fabrizio Stelo aveva fatto filtrare un barlume di luce, facendo intendere che fosse al lavoro, assieme ai gremi, al Comune, alla Fondazione Oristano e alle forze dell’ordine per fare in modo che il carnevale più famoso e partecipato della Sardegna si possa svolgere, anche se in una formula con limitazioni e molto ingessata.

In una settimana però la situazione sanitaria è andata peggiorando quasi ovunque, tanto che tutte le manifestazioni di capodanno sono state annullate in ogni piazza. Ma carnevale è più in là e il segnale dato dai contadini vuole anche essere un inno all’ottimismo. Ieri è il giorno che apre la festa: comunque vada, per Francesco Loi è stata la serata delle emozioni. Per lui che di Sartiglie ne ha viste tante, quella della nomina a componidori è una novità da assaporare e condividere. Col gremio, con la famiglia e con gli amici. Oristano lo aspetta.

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