La Nuova Sardegna

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paulilatino 

Censiti gli alberi monumentali

Censiti gli alberi monumentali

Oltre quaranta esemplari scoperti nelle aree boschive del paese

30 dicembre 2021
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PAULILATINO. Lentischi da guinnes dei primati, querce alte quanto nuraghi, maestosi olivastri che hanno attraversato i secoli: c'è un sorprendente patrimonio ambientale nascosto tra i boschi di Paulilatino, dove una ricerca sta portando alla luce la presenza di un'elevata concentrazione di alberi monumentali. L'assessorato comunale all'Agricoltura sta effettuando una ricognizione volta a censire gli esemplari vegetali dalle dimensioni fuori dall'ordinario e presumibilmente più antichi del comprensorio forestale. Un lavoro avviato sulla scia dell'onda emotiva suscitata dalla devastazione degli incendi nel Montiferru di cui l'olivastro millenario di Cuglieri è stato l'emblema. Il progetto ha principalmente finalità di tutela e conservazione. «L’individuazione di tutti gli alberi monumentali è il primo passo verso un'azione di salvaguardia», spiega l'assessore Mario Putzolu, che aggiunge come «insieme a Giorgio Oppo e ai consiglieri Paolo Cadinu, Giovanni Sedda e Rosella Oppo abbiamo censito una quarantina di esemplari e il lavoro non è concluso». Fra le piante censite finora spicca il lentisco di Bau Fenu, che con il suo metro e dieci di altezza e i 3,30 di circonferenza è, secondo il professor Ignazio Camarda, il terzo esemplare più grande del Mediterraneo. Misure "modeste" rispetto alle querce, la più imponente delle quali svetta accanto al nuraghe Lugherras con i suoi 15 metri d'altezza e 5,5 di circonferenza. Dimensioni leggermente superiori hanno la maggior parte degli olivastri, che raggiungono anche i 9,70 metri di circonferenza. (mac)

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