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Stroncato da un malessere davanti alla Guardia Medica

Stroncato da un malessere davanti alla Guardia Medica

CABRAS. Si è sentito male e ha provato a dirigersi verso i locali che ospitano la guardia medica, ma è crollato proprio davanti all’ingresso. Per lui inutili i soccorsi.È successo ieri poco dopo le...

03 gennaio 2022
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CABRAS. Si è sentito male e ha provato a dirigersi verso i locali che ospitano la guardia medica, ma è crollato proprio davanti all’ingresso. Per lui inutili i soccorsi.

È successo ieri poco dopo le undici. Giorgio Castangia, pescatore di 49 anni, si è accasciato al suolo mentre stava per entrare nell'ambulatorio della Guardia medica, in via Tharros. Davanti all'ingresso dell'edificio, non distante dal Municipio di Piazza Eleonora, sul lato sinistro della strada, si è formato un capannello di persone incredule di fronte alla tragedia a cui avevano appena assistito, ed è stata chiamato il 118.

Sul posto è arrivata un'ambulanza medicalizzata da Oristano, dato che il mezzo della Laps era impegnato in un altro intervento nel capoluogo. Castangia è stato subito soccorso all'interno dell'ambulatorio, ma per il quarantanovenne, stroncato presumibilmente da un infarto fulminante, non c'è stato nulla da fare.

Il pescatore era molto conosciuto nel paese, ed esercitava da tempo la sua professione. Anche su Facebook condivideva spesso il frutto del suo lavoro e le ricette a base di pesce che preparava.

Un'altra sua passione erano la musica popolare sarda e il canto a chitarra. Attraverso i social network parenti e amici hanno espresso il loro cordoglio. Dal semplice “Riposa in pace” accompagnato da un cuore, a pensieri più articolati, in tanti hanno voluto dedicare a Giorgio una frase o un post sulla propria bacheca Facebook. «Sono senza parole, proteggici da lassù. Un abbraccio», scrive il cugino Gianni. Ma tutta Cabras si è unita al dolore dei familiari. «Non ho parole – scrive una amica – solo tanta tristezza. Una notizia sconvolgente. Riposa in pace». Altri riflettono sulla debolezza dell’esistenza umana. «Meno di un soffio, di una luce fulminea, di un brivido che frastorna la quiete – ha scritto la sua amica Lucia – questo siamo noi, sia davanti alla vita che davanti alla morte». I funerali dello sfortunato pescatore presumibilmente questo pomeriggio.(p.cam.)

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