La Nuova Sardegna

CABRAS. Entra nel vivo il progetto nazionale di Italia Nostra "Alla ricerca dei beni comuni", partito la scorsa estate e finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Questo pomeriggio, infatti, nel salone parrocchiale della Chiesa del Sacro Cuore, in Via Trieste, con inizio alle 15, si terrà il primo laboratorio, nel corso del quale sarà effettuata una sorta di mappatura dei beni comuni degni di interesse nel territorio del Sinis e di Oristano. «Nei mesi scorsi abbiamo frequentato alcuni corsi online tenuti dalla sede centrale - spiega la presidentessa della sezione Sinis, Anna Paola Camedda - e ci siamo anche confrontati fra noi volontari per iniziare a individuare dei beni da proporre. Ciò non toglie che chiunque dei partecipanti può a sua volta suggerire o presentare altre proposte. Nel laboratorio rifletteremo insieme su quali siano quelli più meritevoli di attenzione e per quali motivi». Il Sinis è coinvolto nel progetto assieme ad altre 18 che operano nel resto della penisola. «Nel secondo laboratorio, in programma a marzo - sottolinea Anna Paola Camedda - , dovremo focalizzare la ricerca su uno o pochi di questi beni. Poi pubblicheremo un dossier e ci sarà un momento pubblico in piazza a fine primavera per sensibilizzare la comunità su questo bene. Oltre ai cittadini saranno coinvolte le istituzioni e gli enti». Per la partecipazione al primo laboratorio è richiesta una registrazione inviando una mail a siniscabra@italianostra.org. (p.ca.)