Interrogazione dei 5 stelle
Hospice senza medici, il caso finisce in Regione
ORISTANO. Diventa un caso politico la vicenda dell’hospice rimasto con un solo medico, per sei ore a settimana, a occuparsi dei sei malati terminali che si trovano nella struttura e degli oltre cento...
23 gennaio 2022
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ORISTANO. Diventa un caso politico la vicenda dell’hospice rimasto con un solo medico, per sei ore a settimana, a occuparsi dei sei malati terminali che si trovano nella struttura e degli oltre cento che vengono invece assistiti a domicilio. Dopo la segnalazione fatta dall’associazione Komunque Donne che, allarmata, ha denunciato il rischio che per i malati terminali ricevere le terapie antidolore possa diventare complicato, è intervenuto il consigliere regionale 5 Stelle, Alessandro Solinas.
L’esponente pentastellato ha infatti presentato un’interrogazione al presidente della giunta, Christian Solinas, e all’assessore alla Sanità, Mario Nieddu, per chiedere l’immediato potenziamento della pianta organica dell’hospice oristanese: «Le terapie del dolore non possono in alcun modo essere negate ai pazienti. Garantire sollievo a chi sta morendo di dolore è un dovere delle istituzioni. Per questo ritengo che la Regione abbia una grande responsabilità in merito e che debba intervenire con la massima urgenza per reclutare nuove figure professionali da assegnare a questa mansione».
Il consigliere regionale commenta duramente la vicenda, a suo giudizio frutto di «Malagestione della sanità a livello regionale». Attualmente, l’unico medico in servizio a garantire le cure palliative è l’anestesista Giuseppe Obinu, che è anche il direttore sanitario della struttura. «Sono inaccettabili le condizioni di lavoro per il medico anestesista Giuseppe Obinu, da quando la sua unica collega, che gestiva i pazienti a domicilio in tutta la provincia, è dovuta assentarsi dal lavoro», afferma Alessandro Solinas e aggiunge: «Non è accettabile che un medico non possa assentarsi, perché il sistema è quotidianamente al limite del collasso con gravi ripercussioni per i pazienti, ricoverati e per quelli assistiti a casa. L’assessore alla Sanità si attivi immediatamente per risolvere questa criticità abnorme. Anche per quanto riguarda gli infermieri la situazione non è migliore». (m.c.)
L’esponente pentastellato ha infatti presentato un’interrogazione al presidente della giunta, Christian Solinas, e all’assessore alla Sanità, Mario Nieddu, per chiedere l’immediato potenziamento della pianta organica dell’hospice oristanese: «Le terapie del dolore non possono in alcun modo essere negate ai pazienti. Garantire sollievo a chi sta morendo di dolore è un dovere delle istituzioni. Per questo ritengo che la Regione abbia una grande responsabilità in merito e che debba intervenire con la massima urgenza per reclutare nuove figure professionali da assegnare a questa mansione».
Il consigliere regionale commenta duramente la vicenda, a suo giudizio frutto di «Malagestione della sanità a livello regionale». Attualmente, l’unico medico in servizio a garantire le cure palliative è l’anestesista Giuseppe Obinu, che è anche il direttore sanitario della struttura. «Sono inaccettabili le condizioni di lavoro per il medico anestesista Giuseppe Obinu, da quando la sua unica collega, che gestiva i pazienti a domicilio in tutta la provincia, è dovuta assentarsi dal lavoro», afferma Alessandro Solinas e aggiunge: «Non è accettabile che un medico non possa assentarsi, perché il sistema è quotidianamente al limite del collasso con gravi ripercussioni per i pazienti, ricoverati e per quelli assistiti a casa. L’assessore alla Sanità si attivi immediatamente per risolvere questa criticità abnorme. Anche per quanto riguarda gli infermieri la situazione non è migliore». (m.c.)