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Contenitori per i prodotti ittici, stop al ritiro tra le polemiche
CABRAS. Dall’inizio del mese di febbraio la ditta che ha in concessione il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani ha cessato la raccolta dei contenitori in polistirene. Questi contenitori,...
10 febbraio 2022
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CABRAS. Dall’inizio del mese di febbraio la ditta che ha in concessione il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani ha cessato la raccolta dei contenitori in polistirene. Questi contenitori, utilizzati dagli operatori per il commercio dei prodotti ittici, non si possono più consegnare all’ecocentro comunale e, per questo motivo, la consigliera Alessandra Lochi, del Gruppo Cabras Popolare Progressista, ha deciso di presentare un’interrogazione al sindaco Andrea Abis e all’assessore all’Ambiente Marco Mascia.
«Risulta che tali materiali non siano più conferibili presso la discarica e che, pertanto, gli stessi operatori siano chiamati a farsi carico, in proprio, dello smaltimento di tali rifiuti – sottolinea nell’interrogazione –, con evidenti costi aggiuntivi rispetto a quelli già sostenuti, in via ordinaria, per il servizio di raccolta dei rifiuti». Inoltre, la consigliera Lochi fa presente che risulta che, negli ultimi giorni e in diverse occasioni, «alcuni operatori interessati dal problema, abbiano tentato, senza esito, di mettersi in contatto con l’amministrazione, allo scopo di cercare una soluzione condivisa a un problema che, col passare dei giorni, rischia di creare un forte disagio».
Da qui la richiesta a sindaco e assessore di «riferire se e quali interventi intendano adottare allo scopo di sostenere gli operatori del settore ittico» in una situazione che, a loro giudizio, «rischia di divenire insostenibile, sia sotto il profilo dell’igiene che sotto il profilo economico». (p.camedda)
«Risulta che tali materiali non siano più conferibili presso la discarica e che, pertanto, gli stessi operatori siano chiamati a farsi carico, in proprio, dello smaltimento di tali rifiuti – sottolinea nell’interrogazione –, con evidenti costi aggiuntivi rispetto a quelli già sostenuti, in via ordinaria, per il servizio di raccolta dei rifiuti». Inoltre, la consigliera Lochi fa presente che risulta che, negli ultimi giorni e in diverse occasioni, «alcuni operatori interessati dal problema, abbiano tentato, senza esito, di mettersi in contatto con l’amministrazione, allo scopo di cercare una soluzione condivisa a un problema che, col passare dei giorni, rischia di creare un forte disagio».
Da qui la richiesta a sindaco e assessore di «riferire se e quali interventi intendano adottare allo scopo di sostenere gli operatori del settore ittico» in una situazione che, a loro giudizio, «rischia di divenire insostenibile, sia sotto il profilo dell’igiene che sotto il profilo economico». (p.camedda)
