La Nuova Sardegna

Oristano

Lutzu sulla graticola, gli ostacoli verso il bis

di Enrico Carta
Lutzu sulla graticola, gli ostacoli verso il bis

Il centrodestra non ha fatto passi in avanti e la sua candidatura non piace a tutti Il futuro del sindaco si decide anche sul tavolo regionale. FdI guida già Cagliari

07 marzo 2022
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ORISTANO. Sinora è l’unico ad aver detto: «Ci sono». È però proprio sul suo nome che il centro destra rischia di spaccarsi. Gli spifferi che provengono dai partiti, che si sono seduti al tavolo di coalizione, fanno intuire che per riconquistarsi la candidatura a sindaco Andrea Lutzu deve vincere una corsa a ostacoli. Gli scogli da evitare in vista di una riconferma per la corsa al bis a Palazzo degli Scolopi non sono soltanto a Oristano, ma anche a Cagliari.

Forse quello più insidioso è proprio lontano dalla città di Eleonora. Sul tavolo regionale, dove da quasi un anno il temporeggiatore Christian Solinas indugia sul rimpasto, la partita del sindaco di Oristano rientrerà sicuramente in quella più ampia degli assetti della giunta che guida la Regione. Fratelli d’Italia, partito del sindaco, esprime già un altro primo cittadino. Non uno qualunque, visto che Paolo Truzzu amministra Cagliari, il capoluogo. Due sindaci in due capoluoghi di provincia sarebbero troppi.

Ecco perché la strada di Andrea Lutzu verso il municipio è disseminata di imprevisti. Ancor più lo è perché, se è vero che il tavolo del centro destra è convocato per venerdì, nelle ultime due settimane non sembra ci siano stati significativi passi in avanti verso la compattezza della coalizione e della candidatura del sindaco uscente. Anzi, nei giorni scorsi Domenico Gallus (Psd’Az) ha escluso pubblicamente che Lutzu gli vada a genio. Questa esternazione segue quella, più o meno esplicita, fatta da Mauro Solinas (Riformatori) qualche giorno prima, sebbene il suo partito sia stato molto più cauto e anzi abbia detto che si riparte proprio da Andrea Lutzu.

C’è poi l’Udc che, in consiglio comunale non ha mai affondato il colpo, ma è rimasta sempre sul filo del rasoio e comunque mai ufficialmente nella maggioranza. Ulteriori segnali di una coesione difficile da trovare nel centro destra arrivano dallo scontro su Fenosu e la presenza dei canadair per l’antincendio che vede Lega e Fratelli d’Italia discutere animatamente in consiglio regionale. E, ancora, c’è il lavorio, più o meno sotto traccia, di alcuni esponenti dell’attuale consiglio comunale o addirittura di qualche assessore. Massimiliano Sanna, attualmente vice sindaco, viene dato come molto attivo. È indicato come il promotore di una lista autonoma: sarà di sostegno a Lutzu oppure potrebbe essere il grimaldello per mettere sul tavolo delle trattative anche il proprio nome?

C’è poi il Movimento Popolare Civico che fa capo all’ex Riformatori, Attilio Dedoni, che ha già gettato nella mischia la carta Valentina Marras, ex commissaria dell’Asl. Potrebbe non essere la mossa definitiva, ma è l’ennesimo segnale del fatto che attorno all’attuale sindaco il sostegno non è massimo. Di certo glielo garantirebbero Fratelli d’Italia e Forza Italia che ha trovato nel primo cittadino la sponda giusta per tenere in caldo la presidenza del Consorzio Industriale, sebbene questa partita si decida anche in Provincia. Nel conto bisogna poi considerare che la casa del centro destra sarà pure ampia e ospitale, ma i posti in giunta sono limitati e non basterebbero per tutti in una coalizione con almeno sette liste.

Intanto il centro sinistra sta alla finestra. O meglio, una parte del centro sinistra, quella che sta attendendo che passi il treno giusto per allargare la compagnia di viaggio. Il Partito Democratico è pronto ad accogliere, e non ne fa mistero da settimane, il centro e i sardisti per lanciare la sfida a Lutzu. Che intanto deve volgere lo sguardo verso Cagliari.

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