SEDILO
L’Ardia è pronta a tornare per celebrare San Costantino
di Maria Antonietta Cossu
SEDILO. Dopo due anni di lontananza forzata i cavalieri e gli alfieri potrebbero ricomparire a Su Frontigheddu. Pochi giorni fa il direttivo dell’associazione Santu Antinu ha riunito il parroco e il...
11 marzo 2022
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SEDILO. Dopo due anni di lontananza forzata i cavalieri e gli alfieri potrebbero ricomparire a Su Frontigheddu. Pochi giorni fa il direttivo dell’associazione Santu Antinu ha riunito il parroco e il sindaco per valutare insieme quali spazi di manovra offra l’attuale situazione sanitaria in merito alla programmazione di un evento completo, che includa anche l’Ardia. Ipotizzando un progressivo miglioramento sul fronte sanitario, ci sarebbero le premesse per un ritorno della manifestazione equestre e della corsa a piedi nel teatro della festa di San Costantino.
Questa condizione è il punto di partenza. Tutti gli aspetti inerenti alla preparazione e alla gestione saranno affrontati nel corso di successive riunioni e, in un secondo tempo, condivisi con le autorità di pubblica sicurezza. Intanto c’è già un punto fermo: la nomina delle prime pandele. Don Battista Mongili non conferma, ma sul fatto che i vessiliferi siano stati scelti ci sarebbero pochi dubbi. La situazione ancora grave e instabile dello scorso anno aveva inibito qualunque decisione in merito. Oggi, però, l'uscita dal tunnel sembra uno scenario verosimile e anche le tradizioni popolari potrebbero non essere più considerate sacrificabili.
«Sembra ci siano i presupposti per ipotizzare che si possa fare» ha dichiarato il presidente dell'associazione Santu Antinu, Franco Putzulu: «Abbiamo compiuto un primo passo e già questo è un dato positivo. La macchina organizzativa si è appena messa in moto e spero che l’Ardia si possa svolgere nel migliore dei modi, come accadeva prima della pandemia, senza limitazioni o formule riviste o ridotte. La prefettura e la questura daranno indicazioni in base alla situazione del momento, ma l’auspicio è che venga autorizzata un’edizione normale».
«Lavoreremo in modo da arrivare preparati alla scadenza, poi si deciderà sulla base delle condizioni sanitarie. Intanto è un segnale positivo che si torni a parlare concretamente di organizzazione», ha commentato il sindaco Salvatore Pes. Nutre buone sensazioni anche il parroco. «Ho fiducia che l’Ardia si possa svolgere, dal momento che si prospettano nuove riaperture e si va verso il superamento dello stato di emergenza – ha detto don Mongili –. La speranza è di poter predisporre la manifestazione secondo la formula tradizionale, anche se la fiducia è cosa diversa dalla certezza».
Impossibile strappare dal sacerdote un indizio sull’identità delle pandele: «Non posso neppure dire se le ho nominate». Salvo stravolgimenti dettati da un eventuale peggioramento dell’epidemia, comunicherà i nomi del condottiero e del primo alfiere di San Costantino a Pasqua.
Questa condizione è il punto di partenza. Tutti gli aspetti inerenti alla preparazione e alla gestione saranno affrontati nel corso di successive riunioni e, in un secondo tempo, condivisi con le autorità di pubblica sicurezza. Intanto c’è già un punto fermo: la nomina delle prime pandele. Don Battista Mongili non conferma, ma sul fatto che i vessiliferi siano stati scelti ci sarebbero pochi dubbi. La situazione ancora grave e instabile dello scorso anno aveva inibito qualunque decisione in merito. Oggi, però, l'uscita dal tunnel sembra uno scenario verosimile e anche le tradizioni popolari potrebbero non essere più considerate sacrificabili.
«Sembra ci siano i presupposti per ipotizzare che si possa fare» ha dichiarato il presidente dell'associazione Santu Antinu, Franco Putzulu: «Abbiamo compiuto un primo passo e già questo è un dato positivo. La macchina organizzativa si è appena messa in moto e spero che l’Ardia si possa svolgere nel migliore dei modi, come accadeva prima della pandemia, senza limitazioni o formule riviste o ridotte. La prefettura e la questura daranno indicazioni in base alla situazione del momento, ma l’auspicio è che venga autorizzata un’edizione normale».
«Lavoreremo in modo da arrivare preparati alla scadenza, poi si deciderà sulla base delle condizioni sanitarie. Intanto è un segnale positivo che si torni a parlare concretamente di organizzazione», ha commentato il sindaco Salvatore Pes. Nutre buone sensazioni anche il parroco. «Ho fiducia che l’Ardia si possa svolgere, dal momento che si prospettano nuove riaperture e si va verso il superamento dello stato di emergenza – ha detto don Mongili –. La speranza è di poter predisporre la manifestazione secondo la formula tradizionale, anche se la fiducia è cosa diversa dalla certezza».
Impossibile strappare dal sacerdote un indizio sull’identità delle pandele: «Non posso neppure dire se le ho nominate». Salvo stravolgimenti dettati da un eventuale peggioramento dell’epidemia, comunicherà i nomi del condottiero e del primo alfiere di San Costantino a Pasqua.