Nell’area artigianale arriva l’elettricità
Ghilarza, dopo un anno e mezzo di attesa è tutto pronto per effettuare i lavori
21 marzo 2022
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GHILARZA. Dopo un’attesa di oltre un anno, nell’ultimo settore urbanizzato del Pip dovrebbero cominciare i lavori di elettrificazione. In quella porzione della zona artigianale mancano ancora gli allacci per il sistema di illuminazione pubblica e per portare la corrente nei lotti affidati in epoca più recente e in quelli ancora liberi. «È stato un iter molto lungo, ma dovremmo essere vicini alla conclusione. Il Comune ha già predisposto i cavidotti, ora andranno installate le colonnine e completate le opere», ha detto il sindaco Stefano Licheri descrivendo una procedura non priva di intoppi: «Il Comune aveva inoltrato la richiesta all’Enel alla fine del 2020 e, a metà del 2021, con Enel che continuava a chiedere nuovi documenti, i termini sono scaduti. Abbiamo quindi dovuto rinnovare la pratica e di recente abbiamo provveduto al versamento degli oneri. Con quest’ultimo passaggio, ci auguriamo che gli interventi siano avviati in tempi brevi. Appena ultimati i lavori il Comune bitumerà le strade e installerà i pali della luce».
Per l’assegnazione delle aree c’è un bando del 2017 sempre aperto che l’ente ha ripubblicato in questi giorni per risvegliare l’interesse degli imprenditori. Gli otto lotti invenduti occupano una superficie complessiva di ottomila metri quadri e si inseriscono in un contesto produttivo che vede una trentina di attività artigianali, commerciali e di servizi operative, attorno alle quali si estende anche una zona di espansione. Il prezzo stabilito è di venti euro al metro quadro. «Chissà che l’arrivo dell’energia elettrica non costituisca un incentivo per insediare nuove imprese», è l’auspicio del sindaco.
Maria Antonietta Cossu
Per l’assegnazione delle aree c’è un bando del 2017 sempre aperto che l’ente ha ripubblicato in questi giorni per risvegliare l’interesse degli imprenditori. Gli otto lotti invenduti occupano una superficie complessiva di ottomila metri quadri e si inseriscono in un contesto produttivo che vede una trentina di attività artigianali, commerciali e di servizi operative, attorno alle quali si estende anche una zona di espansione. Il prezzo stabilito è di venti euro al metro quadro. «Chissà che l’arrivo dell’energia elettrica non costituisca un incentivo per insediare nuove imprese», è l’auspicio del sindaco.
Maria Antonietta Cossu