La Nuova Sardegna

Oristano

Oristano, il consiglio boccia il nuovo palazzo di via De Gasperi

di Davide Pinna
Oristano, il consiglio boccia il nuovo palazzo di via De Gasperi

L’aula unanime, pur con diverse assenze, accoglie la proposta della giunta I pochi parcheggi previsti alla base del voto, che lascia aperti i risvolti giudiziari

25 marzo 2022
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ORISTANO. Maggioranza e opposizione, compatti, hanno respinto la proposta di piano attuativo per la realizzazione delle due contestate palazzine all'angolo fra via De Gasperi e via Leone XIII, come anticipato dalla Nuova martedì.

Diciotto i voti contrari. Assenti dall'aula – oltre a Andrea Muru (Riformatori) e Danilo Atzeni (Psd'Az), che però non partecipano alle sedute da mesi – l'esponente dell'Udc Vincenzo Pecoraro e l'indipendente Anna Maria Uras. Mancavano anche il consigliere di Fratelli d'Italia Antonio Iatalese, che aveva abbandonato i lavori dopo un acceso confronto col sindaco Andrea Lutzu sul tema dei parcheggi a pagamento, e l'indipendente Mauro Licandro.

Inizialmente, era previsto che il dibattito si svolgesse giovedì, ma da Fratelli d'Italia è arrivata la richiesta di anticiparlo alla seduta di martedì, per approfittare della presenza in aula di tutti gli esponenti delle altre forze di maggioranza.

Il timore, infatti, era che gli alleati disertassero la votazione per paura delle possibili ripercussioni legali del voto. «Dopo un lungo e serio confronto sul tema, abbiamo deciso di esprimere un parere negativo nel rispetto delle prerogative del Consiglio comunale» ha affermato il sindaco Lutzu, in apertura dei lavori. È stato Fulvio Deriu, presidente della commissione Urbanistica, a spiegare le ragioni che avevano portato, dopo un dialogo durato mesi e una complessa vicenda giudiziaria durata anni, alla decisione di respingere la proposta della ditta Edilizia Via Mazzini.

«Parliamo di un complesso da 40 appartamenti, che prevede solo 45 posti auto. Considerando che molte famiglie possiedono due veicoli, si rischia di creare un problema di parcheggi in un’area dove sono già presenti una scuola elementare, una parrocchia, i giardinetti e un'area sportiva. Noi oggi siamo chiamati a valutare l'interesse pubblico che non coincide con la proposta di monetizzare le aree che andrebbero destinate a parcheggi pubblici secondo il Puc. Non è possibile nemmeno immaginare la cessione delle aree al Comune, dato che quelle individuate si trovano sul retro dei palazzi e non sulla pubblica via».

Visione condivisa anche dal capogruppo Pd Efisio Sanna, vice presidente della commissione Urbanistica: «Siamo contenti che si arrivi finalmente a una decisione e bisogna avere il coraggio di svolgere il nostro compito, che riguarda appunto la valutazione dell'interesse pubblico». A seguire, sono arrivate le dichiarazioni di voto anche degli altri gruppi: Riformatori, Forza Italia, ProgReS, Oristano Democratica e Possibile. Questa vicenda comunque non è ancora arrivata alla sua naturale conclusione. Intanto il Consiglio di Stato potrebbe ribaltare la decisione del Tar che aveva annullato la concessione edilizia degli uffici, aprendo la strada al pronunciamento negativo dell'assemblea civica. Inoltre, esiste una concessione edilizia che consente di costruire sino a 9 metri, contro i 13 previsti dal piano attuativo.

Anche su questa pratica, però, si dovranno pronunciare i giudici amministrativi: se dovessero annullarla, allora il fabbricato di tre piani in corso di costruzione andrebbe demolito. E a quel punto si aprirebbe l’ennesimo contenzioso su chi dovrà farsi carico della demolizione.

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